"Non si può creare uno Stato civile senza l'annientamento totale" delle milizie di Tripoli. Così il portavoce dell'esercito guidato dal generale Khalifa Haftar, spiegando il rifiuto dell'Esercito nazionale libico al cessate il fuoco e sottolineando la "necessità della realizzazione della stabilità, della sicurezza e della riforma democratica e la ripresa del processo politico".