Con il secondo dicembre più caldo dal 1800, il 2019 ha chiuso con un'anomalia di +0,96 gradi sopra la media, risultando il quarto anno più caldo per il nostro Paese dopo il 2014, 2015 e 2018. Finisce il decennio più rovente di sempre in Italia, secondo quanto rileva Michele Brunetti, responsabile della Banca dati di climatologia storica dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Bologna.
Analogamente a quanto è accaduto su scala globale, spiega l'esperto del Cnr, anche nel nostro Paese ciascuno degli ultimi quattro decenni è risultato più rovente del precedente: dal 1980 a oggi la temperatura è cresciuta in media di 0,45 gradi ogni dieci anni. I dati relativi al 2019 non fanno che confermare questo trend in continua crescita.
Con dicembre (+1,9°C di anomalia rispetto alla media del periodo di riferimento 1981-2010), sono otto i mesi dell'anno che rientrano nella 'top 10' delle rispettive classifiche mensili: marzo (nono più caldo, +1,48°C), giugno (secondo più caldo, +2,57), luglio (settimo più caldo, +1,29°C), agosto (sesto più caldo, +1,42°C), settembre (decimo più caldo, +1,27°C), ottobre (quarto più caldo, +1,56°C), novembre (decimo più caldo, +1,33°C).
Il 2019 ha chiuso "con un'anomalia di +0,96°C sopra media - aggiunge Brunetti - risultando il quarto anno più caldo per il nostro Paese dal 1800 ad oggi, preceduto dal 2014 e 2015 (+1°C sopra media) e dal 2018 (l'anno piu' caldo con un'anomalia di +1,17°C rispetto alla media del periodo di riferimento 1981-2010)".