BRUCIATI 8,4 MILIONI DI ETTARI DI BOSCHI

Australia, oltre 180 persone arrestate per aver appiccato gli incendi | Wwf: un miliardo di animali morti nei roghi

Bruciati 8,4 milioni di ettari di boschi (una superficie equivalente all'intera Austria). Almeno 2mila case sono state distrutte

Oltre 180 persone sono state arrestate dalla polizia in Australia per aver appiccato incendi nel Nuovo Galles del Sud, mentre proseguono i devastanti roghi, che hanno ucciso, secondo il Wwf, oltre un miliardo di animali. Da settembre a oggi sono andati in fumo oltre 8,4 milioni di ettari di boschi (una superficie equivalente all'intera Austria). Nella maggior parte dei casi si è trattato di incendi provocati dall'uomo

Almeno duemila case sono state distrutte nei roghi in cui sono morti almeno 25 persone, mentre i soccorritori si apprestano a far fronte ad un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo.

Il caldo ha concesso nelle ultime ore una breve tregua e i vigili del fuoco ne stanno approfittando per ampliare le linee di contenimento intorno ai focolai. E' probabile che le temperature saliranno di nuovo verso la fine della settimana e vi è il timore che i due incendi maggiori in atto nel Nuovo Galles del Sud possano finire per confluire in un unico, gigantesco, fronte di fuoco.

Wwf: "Oltre un miliardo di animali morti nei roghi" Oltre un miliardo di animali potrebbero essere stati uccisi direttamente o indirettamente dagli incendi che hanno bruciato. Secondo l'associazione Wwf Australia si tratta di "una'apocalisse, è una perdita straziante che comprende migliaia di preziosi koala della costa centro-nord del New South Wales, insieme ad altre specie iconiche come canguri, wallaby, petauri, potoroo e uccelli melifagi".

Fumo degli incendi arriva in Cile e Argentina Il fumo degli incendi ha viaggiato più di 12mila chilometri ed è arrivato lunedì, ben visibile, nei cieli di Cile e Argentina, senza però pericoli per la salute dei loro abitanti. A segnalarlo sono diversi siti di quotidiani locali, come il Clarin e La Tercera. Il fumo si è visto soprattutto nella zona centrale del Cile, dove una nebbiolina ha coperto il cielo, ed è probabile che permanga in queste condizioni almeno fino a martedì.