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Festival di Sanremo, polemica sul presunto no a Rula Jebreal: il caso arriva in Vigilanza Rai

L'invito del presentatore e direttore artistico Amadeus alla giornalista palestinese naturalizzata italiana sarebbe stato ritirato per "ragioni di opportunità"

Ansa

Non c'è Festival senza polemica. Stavolta di Sanremo si parla per il presunto no - la Rai non lo ha confermato - alla giornalista palestinese naturalizzata italiana Rula Jebreal consigliera del presidente francese Macron per il gender gap, analista di politica estera, nota al pubblico tv dagli inizi a La7 all'Annozero di Michele Santoro (2006), autrice di romanzi, impegnata in campagne sui diritti umani. L'invito di Amadeus "per ragioni di opportunità" sarebbe stato ritirato, ha titolato La Repubblica. Matteo Salvini, cui viene attribuito il sovranistico veto, a margine di una visita elettorale a Faenza rispondendo ai cronisti, non ha dato soddisfazione: "Ma con tutti i problemi che ho, mi occupo di Sanremo e delle conduttrici di Sanremo? Invitino chi vogliono, e' l'ultima delle mie preoccupazioni onestamente".

Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva, ha annunciato di portare il caso in vigilanza Rai denunciando pubblicamente "un'autentica discriminazione di Stato" e definendo "semplicemente vergognoso" il caso della Rai che si sarebbe piegata al "diktat di Salvini", "per non dare spazio ad una 'nuova italiana' di successo" . A seguire sono intervenuti Gianfranco Librandi, sempre Italia Viva, ("invito la Rai a ripensare all'esclusione"), Laura Boldrini (Pd) ("Il servizio pubblico deve valutare le competenze di una persona non piegarsi alla prepotenza di chi la insulta"), mentre Giorgio Mulè capogruppo di Forza Italia ha parlato di "inizio ufficiale del festival del ridicolo". Persino le Sardine hanno detto la loro. Sulla sua pagina Facebook Stephen Ogongo, uno dei portavoce del movimento anti-Salvini ha scritto: "La Rai si è piegata alla pressione dei sovranisti e razzisti potenti e rumorosi e perso l'occasione di dare spazio alla diversità. alla voce in prima fila nella lotta contro il razzismo e le altre forme di discriminazioni, la violenza contro le donne le ingiustizie". Il senatore M5S Primo Di Nicola invita i colleghi politici a non intromettersi nelle scelte Rai: "Per favore, pensate a lavorare. E lasciate al servizio pubblico la possibilità di fare finalmente in libertà il proprio mestiere. Per una valutazione obiettiva ci sarà sempre tempo. In tempi e luoghi deputati".


Rula Jebreal ha osservato a distanza social la polemica: sul suo account twitter ha rilanciato in queste ore alcuni commenti a suo favore, incluso quello del regista Gabriele Muccino ("si perde un'occasione preziosa per conoscere il mondo attraverso i suoi occhi fuori delle nostre finestre, e portare all'interno del festival uno sguardo nuovo e necessario. Dispiace e molto"). E i vertici di Viale Mazzini? Pare di capire che i giochi non sono davvero chiusi. Una riunione martedì 7 gennaio tra l'ad Rai Fabrizio Salini, la direttrice di Rai1 Teresa De Santis e il direttore artistico di Sanremo Amadeus servirà a fare il punto sulle decisioni ancora da prendere, riguardo ad ospiti, conduzioni e dunque anche sulla Jebreal.

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