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Milano, a 12 anni muore in ospedale per un'occlusione intestinale: la Regione chiede verifiche

L'assessore al Welfare: una tragedia dovuta a "un drammatico susseguirsi di inattese e gravi complicanze" | Avviata una indagine

Un ragazzo di 12 anni è morto all'ospedale di Vizzolo Predabissi (Milano) per un'occlusione intestinale. E sul caso la Regione Lombardia ha subito istituito una "commissione di verifica", come ha fatto sapere l'assessore al Welfare Giulio Gallera. Dalla Regione sottolineano di apprezzare "la tempestività dell'Ast responsabile nell'avviare un percorso di verifica interno dopo la tragica vicenda. 

"Insieme alla direzione generale welfare - si legge nella nota diffusa dall'assessore - abbiamo incaricato l'Ats Città metropolitana di Milano di istituire una commissione di verifica, con il compito di analizzare nel dettaglio tutte le procedure cliniche eseguite nei confronti del ragazzo dal suo arrivo in ospedale fino al drammatico decesso".

Le condoglianze di Fontana e della giunta - Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e Gallera esprimono al tempo stesso "cordoglio e vicinanza" alla famiglia. "In questo momento di grande sofferenza - affermano - giunga ai genitori di Francesco l'affetto e l'abbraccio della giunta regionale e di tutti i lombardi, oltre alla gratitudine per la generosità che gli stessi familiari hanno dimostrato autorizzando la donazione delle cornee". 

L'assessore dice poi di prendere atto "positivamente della tempestività con la quale la direzione strategica dell'Ast di Melegnano e della Martesana ha avviato un percorso di audit interno, i cui primi esiti sembrano evidenziare un drammatico susseguirsi di inattese e gravi complicanze seppur in un contesto di massima attenzione da parte del personale dell'ospedale di Vizzolo Predabissi". 

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