Monta la polemica a Ferentino, località termale in provincia di Frosinone, dopo che l'hotel "Terme di Pompeo-Fontana Olente", avrebbe rifiutato la prenotazione per il soggiorno e il cenone di Capodanno di 12 famiglie per la presenza di una decina di ragazzi autistici tra i 12 ed i 18 anni. La Regione Lazio valuta la sospensione dell'accreditamento della struttura al servizio sanitario regionale, per violazione del principio di uguaglianza.
La nota dell'assessorato alla Sanità "L'assessorato alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio sta valutando la sospensione dell'accreditamento della struttura 'Fontana Olente - Terme di Pompeo' a Ferentino per violazione del principio di eguaglianza nell'accesso alle strutture accreditate al Servizio sanitario regionale (Ssr). La sospensione è l'atto propedeutico alla revoca dell'accreditamento con il Ssr", è scritto nella nota dell'assessorato alla Sanità.
Il sindaco: "Faremo luce sul caso" Da parte sua il sindaco del comune Antonio Pompeo afferma che "noi non siamo così, faremo luce sul caso", anche perché oggi la direzione dell'albergo ha fornito una versione diversa dell'accaduto sostenendo che la decisione "di non procedere con la prenotazione" è stata presa "dal referente del gruppo di famiglie" e che dall'albergo "non è mai stata negata la disponibilità al soggiorno".
I genitori: "Combattiamo per un po' di normalità" Ma i genitori, anche su Facebook, confermano tutto, spiegando che avevano deciso di trascorrere insieme il Capodanno in un locale per regalarsi "un momento di sana normalità e donare ai nostri figli una nuova esperienza che potesse contribuire anche al nostro enorme lavoro di integrazione sociale". "Noi cerchiamo di condividere la nostra normalità. Quella normalità che però - sostengono i genitori nel post - tanto stride, quando si parla di disabilità. Quella normalità che non è solo un desiderio, ma è e deve essere un diritto". E sottolineano di aver voluto "raccontare questa storia non per scatenare una gogna mediatica, ma perché quando succedono certe cose è nostro dovere quello di non girare la testa dall'altra parte e combattere per questo sacrosanto diritto". Una delle mamme dei ragazzi autistici, sempre sul social network, si è rivolta anche al ministro Speranza e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti chiedendo di approfondire "se sussistano le condizioni affinché le terme di Pompeo possano fregiarsi della convenzione con il sistema sanitario per le prestazioni erogate". La signora è stata ascoltata.
Il sindaco: "Un singolo episodio non rappresenta la città" Il sindaco di Ferentino comunque sostiene che "questo singolo episodio, seppur grave, non deve rappresentare la città di Ferentino che ha da sempre dimostrato grande attenzione nei confronti delle persone con maggiori difficoltà", definendo la piccola città termale da sempre "inclusiva, solidale e impegnata nel sociale". Il primo cittadino ha invitato le famiglie a contattarlo "affinché io possa organizzare, oltre a un momento di chiarimento tra loro e la struttura, anche un soggiorno nella nostra città".
Assessore al Turismo: "Sono amareggiata" Sulla vicenda è intervenuto l'assessore regionale al Turismo e alle Pari Opportunità, Giovanna Pugliese, che si è detto "desolato e amareggiato". "La nostra è una regione ospitale, che fa dell'accoglienza - puntualizza - un suo punto di forza, come sanno bene i tanti albergatori che si prodigano ogni giorno per rendere le loro strutture confortevoli e accoglienti per tutti. Verificheremo con le associazioni di categoria come far si' che fatti del genere non si ripetano". Il gruppo di Fratelli d'Italia ha, invece, presentato una un'interrogazione urgente al presidente della Regione Zingaretti per sapere quale iniziative intenda intraprendere la sua Giunta sul "gravissimo episodio" e ritenendo "non ammissibile che possano ancora accadere fatti dal genere".