Il semaforo pedonale teatro dell'incidente che ha causato la morte di Gaia e Camilla non prevede il giallo per chi attraversa e le ragazze avrebbero iniziato l'attraversamento con il verde per i pedoni. E' quanto afferma l'avvocato Cesere Piraino, legale dei genitori di Camilla Romagnoli, la 16enne investita e uccisa dieci giorni fa a Roma con l'amica Gaia, in un atto depositato in Procura. Una circostanza definita "determinante sul profilo probatorio".
"Il semaforo per l'attraversamento pedonale - scrive l'avvocato - ha una peculiarità obiettiva: non prevede, per avvertire i pedoni dell'imminente sopraggiungere" del verde per le "automobili il caratteristico 'giallo per i pedoni' ma prevede che al 'verde per i pedoni', che dura 26 secondi e mezzo circa, segua soltanto un 'verde lampeggiante' che dura appena tre secondi e 40, a cui segue repentinamente e immediatamente il 'rosso', sempre per i pedoni e contestualmente dopo un secondo circa, sopraggiunge il verde, cioè il via libera, per le automobili della carreggiata".
Per il legale "la circostanza appare determinante sul profilo probatorio poiché se è vero che il giovane Pietro Genovese sia sopraggiunto su quelle strisce pedonali col verde e la macchina a fianco, nel frattempo, si sia fermata per far passare le ragazze, è certo che le stesse abbiano iniziato l'attraversamento pedonale con il verde e che si siano imbattute, subito dopo, nel "verde lampeggiante" e quindi, dopo appena tre secondi e mezzo, nel "rosso" senza poter fare, loro si, sull'altro che subire la morte".