"Voglio dare un contributo al Paese"

Conte: "Resterò in politica ma non fonderò un partito" | Salvini: "E' la prova che ha sempre mentito"

Il premier: "Voglio dare un contributo concreto al Paese". Il governo si prepara alla verifica mentre fonti di Palazzo Chigi precisano: "Nessuna revisione di Reddito e Quota 100"

"Non mi vedo novello Cincinnato che mi ritraggo e mi disinteresso della vita pubblica. La politica non è solo fondare un partito, essere leader o fare competizioni elettorali. Ci sono mille modi per dare un contributo al proprio Paese". Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte, precisando che resterà in politica: "Non voglio fondare un partito, ma dare un contributo concreto al Paese".

Salvini: "Conte in politica? Prova che ha sempre mentito" "Dopo questo mio intenso coinvolgimento, non vedo un futuro senza politica", ha detto ancora il premier in un'intervista a La Repubblica. Pronta la piccata replica di Matteo Salvini. "Tutto ciò dimostra che Conte ha sempre mentito, uno che non ha mai preso un voto in vita sua: gli Italiani lo aspettano alle elezioni, prima che faccia danni irreparabili", ha detto il leader della Lega.

Il premier: "Sono concentrato sul presente" "Per mia igiene mentale rimango concentrato sul presente su come posso riformare il Paese e renderlo migliore senza pensare al mio futuro". Iniziare a ragionare sul proprio futuro quando si ha un incarico così rilevante rischia di creare una falsa e distorta prospettiva. Una prospettiva che può insinuarsi nella mente come un tarlo e finisce per distrarre o peggio per condizionare le scelte e le decisioni che si è chiamati ad assumere", ha precisato. 

Il governo Conte verso la verifica Intanto, blindata la squadra con la nomina annunciata dei due ministri al posto di Fioramonti, Conte si prepara alla verifica del governo attesa per gennaio. Nuovo nodo da sciogliere è la prescrizione, che divide M5s e Pd. 

Fonti di Palazzo Chigi: "Nessuna revisione Reddito cittadinanza e Quota 100" Dopo l'approvazione della Manovra, non è all'ordine del giorno dell'agenda di governo alcuna revisione né di Quota 100 né del Reddito di cittadinanza. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi, smentendo le ricostruzioni apparse sugli organi di stampa.