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Lega, Salvini nomina il Capo dello Stato e i militanti fischiano

Durante la tradizionale festa del Carroccio ad Albino (Bergamo)

"Stiamoci vicini, e mi raccomando il 31 tutti ad ascoltare il discorso del Capo dello Stato". Lo ha detto Matteo Salvini, chiudendo la tradizionale festa della Lega ad Albino, in provincia di Bergamo. I militanti hanno risposto fischiando. "Ma no! Uno ascolta e poi riflette. Io ascolto e poi facciamo due ragionamenti su Facebook, non c'è problema. Io sono curioso per natura", ha replicato il leader del Carroccio. 

"Faremo di tutto perché nel 2020 Roma abbia un sindaco capace" "Faremo di tutto perché il 2020 porti ai romani un sindaco capace e normale", ha affermato il segretario della Lega, dopo che nella Capitale un altro autobus di linea (il 32esimo nel 2019) ha preso fuoco per strada. "La Lega - ha sottolineato - ha l'ambizione di cambiare la storia di questo Paese, perché in ballo c'è la vittoria della libertà contro la dittatura".

"Nostra battaglia di libertà con Trump e Boris Johnson" "Questa battaglia di libertà contro la dittatura non la stiamo combattendo da soli, perché l'anno prossimo verrà riconfermato Donald Trump presidente degli Stati Uniti d'America, perché Boris Johnson ha appena vinto le elezioni in Gran Bretagna, perché Benjamin Netanyahu ha appena rivinto le primarie in Israele, perché in Polonia e in Ungheria hanno vinto quelli che i giornali definiscono sovranisti e nazionalisti", ha proseguito Salvini.

"Presenteremo un documento pro Israele" "A gennaio - ha poi affermato - presenteremo alla Camera e al Senato un documento per combattere l'antisemitismo senza se e senza ma, scrivendo chiaramente che essere antisemiti nel 2020 significa anche odiare Israele, e a sinistra purtroppo di gente che odia Israele ce n'è fin troppa. Più che fare lezione di morale a noi, dovrebbero guardare in casa loro, i sostenitori dei terroristi libanesi o palestinesi".

"Vinceremo le Regionali grazie ai delusi dalla sinistra e dal M5s" "Vinceremo grazie al voto di alcuni ex elettori di sinistra e anche ad alcuni M5s che sono rimasti fedeli al 'mai con il Pd'", ha dichiarato ai giornalisti, parlando delle prossime Regionali. "Se Bonaccini si vergogna del Pd è un problema suo, io non mi vergogno della Lega che vincerà, qua, in Calabria e a livello nazionale. Siamo una squadra fiera dei suoi giocatori", ha concluso.

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