Attacco in casa di un rabbino a New York, cinque feriti a colpi di machete | Trump: sradicare piaga antisemitismo
L'assalitore, un uomo di colore, è inizialmente riuscito a fuggire; la polizia l'ha però rintracciato e arrestato ad Harlem. Cuomo: "E' un atto di terrorismo domestico"
Almeno 5 persone sono rimaste ferite in un attacco a colpi di machete nella casa del rabbino di Monsey, a una cinquantina di chilometri da New York. L'assalitore, il 37enne afroamericano Thomas Grafton, è riuscito a scappare, ma la polizia l'ha rintracciato e arrestato nel quartiere newyorchese di Harlem. "C'è tolleranza zero per atti di odio di qualsiasi tipo, monitoriamo la situazione", ha detto il procuratore generale di New York, Letitia James.
L'arrestato "era tutto coperto di sangue" e si è consegnato agli agenti senza problemi quando è stato fermato. Lo riportano i media americani, citando alcune fonti secondo le quali Grafton in precedenza era già stato arrestato una volta.
I cinque feriti stavano celebrando la settima notte della festività di Hanukkah assieme alla comunità ebraica della cittadina: alcuni di loro sono stati colpiti ripetutamente, uno almeno sei volte, un altro in pieno petto (è quello nelle condizioni peggiori) mentre un altro è rimasto ferita solo leggermente a un dito.
Il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, ha parlato di "13esimo attacco antisemita a New York nelle ultime settimane. Chiamiamo le cose con il loro nome: questo è un atto di terrorismo domestico basato su intolleranza e ignoranza".
New York, attacco con machete nella casa di un rabbino
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