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Ragazze investite e uccise a Roma, Pietro Genovese aveva un tasso alcolemico di 1,4 | "Morte sul colpo al primo impatto"

Il figlio del noto regista che ha travolto le due 16enni: "Sono passato con il verde, non le ho viste". Dall'autopsia sui due corpi emerge che nessuna altra auto è stata coinvolta

Pietro Genovese, il 20enne che era alla guida del Suv che a Roma ha investito e ucciso le due 16enni Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, aveva un tasso alcolemico di 1,4, pari a tre volte quello consentito dalla legge per mettersi alla guida. Il ragazzo, figlio del noto regista Paolo, ha raccontato in lacrime: "Sono passato con il verde, non le ho viste". Le ragazze pare abbiano attraversato corso Francia appena scattato il rosso per i pedoni. 

Gli amici: "E' stato sfortunato" Il giovane, che era stato a una cena con amici, era diretto a una festa nel quartiere Flaminio della Capitale. E' stato trovato positivo ad alcol e stupefacenti. E ora rischia fino a 18 anni di carcere per il doppio omicidio stradale. Gli amici affermano che "Pietro è un ragazzo molto intelligente, molto in gamba ed esperto di musica elettronica. E' stato sfortunato". Il Suv che stava guidando ha colpito le due ragazze perché ostruito da un'altra auto.

La sorella: "Siamo distrutte per quelle povere ragazze" Sul Messaggero la sorella riassume ciò che il figlio del regista avrà detto ai familiari: "Non ha bevuto né fumato, non era al telefono (che è stato requisito per analizzare se nei momenti prima fosse stato distratto dallo smartphone, ndr)". "C'era il verde - ribadisce la ragazza - ed è passato com'è giusto che sia". Pietro in quei momenti infernali è "rimasto sotto la pioggia in lacrime, aspettando i soccorsi e i miei genitori. Siamo distrutti per quelle povere ragazze".

Autopsia sulle ragazze, nessuna altra auto coinvolta - Gaia e Camilla sono morte per lo sfondamento della scatola cranica causato dall'impatto con l'auto guidata da Pietro Genovese. E' quanto emerge dai primi risultati dell'autopsia. Sul corpo sono state trovate altre fratture ma non segni di trascinamento il che farebbe supporre che le due ragazze, che sono morte sul colpo, non sarebbero state colpite da altre auto. Alcuni presunti testimoni dell'investimento avevano ipotizzato che dopo la prima auto le due ragazze fossero state colpite anche da altre vetture sopraggiunte.

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