Cosa prevede la Costituzione

Guida all'impeachment, cos'è e come funziona

La procedura serve a destituire i funzionari governativi accusati di “tradimento, corruzione, altri crimini gravi e illeciti”

L'impeachment (o messa in stato di accusa) è una procedura, prevista dalla Costituzione, che serve a rimuovere dai propri incarichi i funzionari governativi accusati di “tradimento, corruzione, altri crimini gravi e illeciti”. Possono essere sottoposti al procedimento i componenti dell'esecutivo, dal presidente al vicepresidente fino ai funzionari delle amministrazioni statali, e i giudici intesi come membri delle giurisdizioni federali. 

Le fasi dell'impeachment L'impeachment si sviluppa in due fasi. Nella prima la Camera dei Rappresentanti avvia l’indagine contro il funzionario e decide se incriminarlo. Per farlo basta il voto favorevole della maggioranza semplice. A quel punto si apre un vero e proprio processo al Senato, dove servono però due terzi dei voti favorevoli per decretare la destituzione. Se a essere sottoposto a impeachment è il presidente degli Stati Uniti, allora sarà il presidente della Corte a presiedere il Senato.

I casi per avviare la procedura Tre sono i casi previsti dalla Costituzione americana per attivare l'impeachment: tradimento, corruzione e altri gravi crimini e illeciti. Uno dei principali problemi dell'impeachment è la definizione degli illeciti ed è su questo argomento che nascono spesso controversie. Le sanzioni che contempla l'istituto sono la rimozione o destituzione dalla carica e l'interdizione dai pubblici uffici.

I precedenti storici Nella storia degli Stati Uniti, la procedura di impeachment è stata aperta 19 volte: 15 volte contro giudici federali (tra cui un giudice della corte suprema), una volta contro un segretario di gabinetto, una volta contro un senatore e due volte contro un presidente.

Il primo presidente incriminato l primo inquilino della Casa Bianca a essere incriminato e processato fu il repubblicano Andrew Johnson nel 1868. Era accusato, tra le altre cose, di aver licenziato il segretario alla guerra contro il volere del Congresso. Johnson si salvò per un solo voto.

Il "caso" Clinton Il secondo presidente sottoposto a impeachment è stato il democratico Bill Clinton, che tra la fine del 1998 e l’inizio del 1999 venne incriminato e processato per aver mentito sulla sua relazione con Monica Lewinsky e per aver cercato di ostacolare la giustizia. I repubblicani andarono molto lontani dalla maggioranza dei due terzi e nel febbraio 1999 il Senato lo assolse. 

 Il Watergate Richard Nixon, l’ultimo presidente a lasciare la Casa Bianca prima della fine del mandato, si dimise nel 1974 prima che la Camera potesse aprire una procedura d’impeachment contro di lui in seguito allo scandalo Watergate.