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Nel 2019 denunciate cento aggressioni ai medici negli ospedali napoletani

La Procura costretta a istituire un pool di magistrati per coordinare le indagini

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Un primato tutto napoletano: quello delle aggressioni a medici e infermieri  che quest'anno conta più di cento episodi, in media uno ogni tre giorni. La procura di Napoli ha deciso di costituire un pool di magistrati che se ne occupi. Inchieste veloci ed efficaci che contrastino la violenza contro il personale che ogni giorno lavora negli ospedali e sulle ambulanze. 

Solo una settimana fa, una dottoressa dell'ospedale pediatrico Santo Bono è stata picchiata perché colpevole di aver chiesto ai genitori di una bambina di aspettare qualche minuto, dopo aver comunque visitato e valutato la figlia. L'ultima aggressione, in ordine di tempo,  la numero 103 pochi giorni fa contro l'equipaggio tutto femminile di un ambulanza. A maggio, dopo essere riuscito ad entrare nel parcheggio del vecchio pellegrini di Napoli, un uomo è arrivato persino a sequestrare un'ambulanza e il personale medico che era a bordo, costringendolo a far partire il mezzo di soccorso per raggiungere il luogo di un incidente in cui era coinvolto un amico, nonostante fosse stata già attivata un'altra ambulanza dalla sala operativa del 118.

Da qui la decisione di  affidare le indagini a un gruppo specifico di magistrati  rafforzando, ancora di più, il collegamento diretto tra i presidi ospedalieri e la questura e tra quest’ultima e la procura, Questa nuova organizzazione dovrebbe consentire un salto di qualità nel contrasto al fenomeno, con modalità investigative ancora più qualificate.
 

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