Quando la musica è in grado di abbattere qualunque barriera. Fisica, mentale e sociale. "Ps Post Scriptum”, il nuovo brano di Virginio di cui Tgcom24 anticipa in esclusiva il video, parla proprio di questo. Il testo è tratto dalla poesia di Giuseppe Catalano, ex detenuto nel carcere di Opera (Milano).
“Questa canzone è un inno ad andare oltre il muro che abbiamo davanti - spiega Virginio - sia esso fisico o mentale, sia esso reale o interiore. A parer mio la musica è l’unico vero mezzo in grado di portare questo messaggio in maniera inequivocabile e prorompente”:
Il cantautore ha scoperto questo progetto guardando il Sanremo 2016 di Carlo Conti in cui questa poesia veniva recitata da Gabriel Garko: "Cercavano un artista che potesse mettere in musica quelle parole, dopo che l’aveva fatto il mitico Ron nell’edizione precedente, e io ho subito sposato la causa.”.
Il video è diretto da Tommaso Ranchino e prodotto da MP Film ed è un racconto visivo di arte e bellezza, girato, grazie alla disponibilità del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo nella location suggestiva di un ex carcere di Roma. Incentrato sui due protagonisti, l’attore Giulio Dicorato e lo stesso Virginio, accompagnato dalla violoncellista Fabrizia Pandimiglio, si sviluppa tra reali opere d’arte attualmente in restauro.
Il brano è stato presentato la prima volta alla Camera dei Deputati a Roma durante la conferenza stampa del progetto “Parole Liberate”. Successivamente cantato in un live privato nel carcere di Opera e ancora alla presenza del sindaco di Milano Beppe Sala nella Galleria Vittorio Emanuele.
TI POTREBBE INTERESSARE: