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Allarme sicurezza informatica: "Il trend del 2020 sarà rubare i nostri dati"

Abbiamo fatto due chiacchiere con il guru finlandese Mikko Hypponen, capo della ricerca di F-Secure. A Milano ha presentato il progetto Blackfin: "Puntiamo sul concetto di Swarm Intelligence"

Il massimo che ci possa aspettare dall’intelligenza artificiale è che riesca a replicare i comportamenti umani. “Niente di più sbagliato” secondo Mikko Hypponen, capo della ricerca di F-Secure - “possiamo spingerci oltre, ispirandoci al mondo animale e alla cosiddetta intelligenza collettiva”.

Cos'è il progetto Blackfin - Il progetto lanciato da Hypponen si chiama Blackfin ed è nato per sviluppare in maniera ancora più decisa i meccanismi di Ai e machine learning  che già vengono utilizzati in risposta alle continue cyber minacce. L’idea è quella di sfruttare la swarm intelligence, ovvero quella peculiarità che permette ad alcun specie animali di mettere in comune le proprie capacità ottenendo risultati irraggiungibili singolarmente. “In poche parole l’unione che fa la forza. Un singola ape per esempio non ha le capacità da sola per costruire un alveare, ma uno sciame può farlo” spiega Hypponen “vogliamo utilizzare lo stesso meccanismo, creando agenti intelligenti autonomi e collaborativi tra loro.”


Attacchi hacker in aumento - Secondo il cyber guru finlandese, questo sviluppo evolutivo della sicurezza informatica sarà inevitabile. La quantità di attacchi hacker sta esponenzialmente aumentando e le società o i singoli cittadini hanno la necessità di proteggersi.  Un tempo facevano pagamenti online con diffidenza e storcevamo il naso inserendo tutti i nostri dati. Oggi lanciamo nell’etere indirizzi di casa, età, peso, conti bancari, foto e qualsiasi altra cosa abbia a che fare con la nostra vita quotidiana, dimenticandoci un piccolo particolare. Tutto viene memorizzato. E fino a quando i nostri dati vengono utilizzati per ricerche di marketing, poco male. Il problema avviene quando a registrare i codici della nostra carta di credito è un Ransomware Trojan. “Una tipologia  di virus che ruba i dati degli utenti per poi chiedere una sorta di “riscatto” in bitcoin se li si vuole indietro. La diffusione di questo genere di malware ha raggiunto notevoli dimensioni e sicuramente in un futuro prossimo si svilupperà sempre di più, sarà uno dei trend 2020 nell’ambito della sicurezza informatica.”


L'esigenza di proteggere i dati - E questa esigenza di protezione è una delle ragioni che hanno spinto allo sviluppo del progetto Blackfin e della swarm intelligence. L’utilizzo di più agenti indipendenti che emulano una tipologia di comportamento più complessa di quanto possa essere fatto individualmente, garantiscono un controllo del territorio decisamente più efficace.

Il gioco del gatto e del topo - Viene spontaneo chiedersi cosa potrebbe capitare se questa tecnologia dovesse cadere nelle mani sbagliate. Niente paura: “Chi compie dei cyber attacchi non è così preparato. E un domani, quando gli hacker impareranno a conoscere meglio machine learning e intelligenza artificiale, faremo il gioco del gatto e del topo.”

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