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Inchiesta Open, Renzi: "Se si sanziona chi finanzia la politica, nessuno lo farà più"

Il leader di Italia Viva commenta l'inchiesta sulla Fondazione: "Violazione sistematica del segreto d'ufficio sulle vicende personali del sottoscritto. Ipocrita chi dice che i soldi non servono"

"Io rivendico il fatto che sia stato abolito il finanziamento pubblico, ma se si sanziona il privato che offre dei contributi il cittadino non darà mai più un centesimo". Lo ha detto Matteo Renzi riferendosi all'inchiesta sulla Fondazione Open. Il leader di Italia Viva ha poi aggiunto: "E' un ipocrita chi dice che non servono i soldi alla politica; servono quelli leciti e puliti".

"Barbarie e non stato di diritto" Parlando all'Aula del Senato, Renzi , riferendosi alla vicenda legata alla Fondazione Open, ha attaccato: "C'è stata una violazione sistematica del segreto d'ufficio sulle vicende personali del sottoscritto. Non è uno stato di diritto questo, siamo alla barbarie". 

Dati pubblicati sui giornali A proposito della negazione dello stato di diritto, Renzi ha aggiunto che se "nelle stesse ore della perquisizione nelle case dei finanziatori di Open, in violazione del segreto d'ufficio, vengono pubblicati sui giornali dati riservati, siamo in presenza di un corto circuito". In questo modo, ha spiegato, "per i politici e le loro famiglie non c'è più una privacy". 

Sì all'abolizione del finanziamento pubblico, no alle retate "Trecento finanzieri alle 6 del mattino, in casa di persone non indagate, è una retata, non uno strumento a tutela di indagati", ha aggiunto l'ex segretario del Pd. Renzi ha poi messo in guardia sui rischi per eventuali finanziamenti futuri: "Questo è finalizzato a descrivere come criminale non il comportamento dei singoli ma qualsiasi finanziamento privato che venga fatto in maniera legale e regolare. Il risultato è che nessuno finanzierà più quella parte culturale e politica, e fanno bene. Io rivendico l'abolizione del finanziamento pubblico, ma se viene penalizzato il finanziamento privato nessun lo farà più". 

L'invasione di campo della magistratura Il leader di Italia Viva accusa la magistratura di una vera e propria "invasione di campo" perché "quell'intervento è finalizzato a descrivere come criminale non già il comportamento dei singoli, ma qualsiasi finanziamento privato fatto attraverso le forme regolare e lecite previste dalla legge sulla fondazione".  

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