La realtà virtuale come terapia del dolore nei giovani pazienti in ospedale
Una ricerca condotta grazie al programma Starlight Virtual Reality rivela che l'84% delle persone reputa il virtuale come una soluzione ai problemi dell'umanità, sanità compresa
Non si tratta più di pura fantascienza cinematografica: il virtuale è diventato una delle soluzioni principali agli enormi problemi del mondo moderno. Lo attesta una ricerca condotta da Lenovo in collaborazione con l'organizzazione no-profit americana Starlight Children’s Foundation, secondo la quale l'84% degli intervistati crede che si possa partire dalla realtà virtuale per risolvere o migliorare criticità globali, quali le grandi malattie, spesso fatali e incurabili.
L'azienda ha presentato tale messaggio durante il Denver Film Festival all'interno del cortometraggio "THIS IS LIFE", dove mostra come i suoi visori siano utilizzati tramite il supporto dell'organizzazione nella terapia del dolore di giovani pazienti di diversi ospedali statunitensi, nell'ambito del progetto Starlight Virtual Reality. I ragazzi degenti soffrono infatti di crisi d'ansia causate dalle forti terapie o dal dolore spesso ad esse associato, dove viene richiesto l'uso dell'anestesia totale nel corso dei trattamenti.
Il cortometraggio svela invece come l'utilizzo dei visori durante tali interventi eviti azioni più invasive e riesca a "distrarre" e lenire le sofferenze dei giovanissimi pazienti, con enormi miglioramenti nella riduzione di qualsiasi somministrazione farmacologica.
A vantaggio di tale utilizzo, l'azienda ha pensato così di condurre una ricerca per avvalorare ulteriormente la tesi della comprovata efficacia del virtuale, intervistando 15mila persone in 10 paesi differenti. Il 47% di essi è sicura che la tecnologia salverà il sistema sanitario, il 25% vuole che le aziende produttrici di dispositivi tecnologici contribuiscano a risolvere tali sfide.
I risultati sono ancora ben lontani dalle aspettative, come attesta più della metà del campione, ma Dilip Bhatia, Vice Presidente della divisione User e Customer Experience dell'azienda è convinto che le tecnologie intelligenti possano "trasformare" la società e punta tutto sulla fiducia che le persone nel mondo stanno attribuendo al virtuale.
"Crediamo che questa responsabilità sia dei fornitori di tecnologia e che sia necessario sviluppare collettivamente soluzioni che consentano di affrontare le problematiche della società", commenta Bhatia. "Inoltre il nostro sondaggio globale mostra che le persone nel mondo condividono la nostra convinzione che l'umanità possa beneficiare della tecnologia per quanto riguarda aspetti cruciali come la sanità e il benessere”.
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