FINO AL 20 GENNAIO

Palermo, in mostra le "corde tese" di Franco Accursio Gulino: tra i ponti e le isole dell'artista di Sciacca

Al Museo regionale d'arte moderna e contemporanea le opere più recenti del pittore e scultore siciliano che ha fatto del cammino, della fuga e della transumanza i "fili conduttori" della sua produzione

© Ufficio stampa

Resterà aperta fino al 12 gennaio 2020 a Palermo la mostra dedicata a Franco Accursio Gulino, pittore, scultore, poeta e video-artista di Sciacca. L'esposizione "Corde tese e passi: opere recenti di Franco Accursio Gulino", a cura della Fondazione Orestiadi di Gibellina, è stata allestita al Museo regionale d'arte moderna e contemporanea per raccontare, attraverso il progetto espositivo, l'ultimo periodo dell'attività dell'artista.  

Valorizzare il locale Un appuntamento, quello con l'opera dell'artista siciliano, con cui il Museo riconferma il suo impegno a lavorare in rete con le istituzioni del territorio che si occupano del contemporaneo: l'obiettivo della mostra è infatti la conoscenza, valorizzazione e diffusione del patrimonio culturale siciliano attraverso il recupero di una tradizione radicata nel territorio. 

Due anni d'arte Attraverso una selezione di opere del 2018 e 2019, la rassegna esplora alcuni dei temi costanti della ricerca di Gulino, mettendo in luce la rifessione sul tema dello spostamento, dell'attraversare luoghi e stati del transito. La Ferdinandea, l'isola vulcanica emersa nel 1831 nel mare tra Sciacca e Pantelleria e scomparsa subito dopo, i ponti, le barche alate, i cartelloni pubblicitari, le tavole di legno levigate dal mare,  i cartoni, la materia caotica e accumulata sono la brama di movimento, la tensione verso approdi sempre diversi e mai scontati. 

Tra cammini e ponti Nel testo di presentazione della mostra, Valentina Di Miceli scrive: "Gulino è sempre in cammino, come i profughi di cui racconta i passi, in una transumanza umana ininterrotta che porta alle radici dell'essere umano, transitando attraverso tempi e luoghi, attraverso materiali e tecniche, reinventandosi quotidianamente. Gulino è un clandestino dell'arte, controcorrente, nessuna moda lo tiene legato a una cifra stilistica, la sua identità sta nel percorso, nei suoi passi risoluti verso approdi sempre diversi, in definitiva verso la libertà. Gulino è un ponte, tra i contenuti e la materia, tra l'arte e la vita, tra il pensiero e l'immagine. E poi dipinge anche ponti. Ponti solidi o pericolanti, cavi tesi tra la bestia e il superuomo, sopra abissi oscuri, profondi, sempre in bilico verso qualcosa di incerto". 

Chi è Franco Accursio Gulino Nato a Sciacca nel 1949, Gulino ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti e premi nella sua lunga carriera. La sua personale "Design and the Embalmber" è presentata a New York, all'Istituto italiano di cultura, nel 1997 Nel 2000 l'Herald Tribune dedica al suo progetto sull'isola Ferdinandea un ampio servizio. Nel 2011 viene inaugurata a Nairobi, in Kenya, la mostra "Camminanti", parola che raccoglie in sè la storia dei migranti, dei clandestini, degli uomini in viaggio e in trasformazione, ai quali Gulino dedica la sua pittura da oltre un ventennio. 

La mostra è al Museo Regionale d'arte moderna e contemporanea di Palermo - Palazzo Belmonte Riso-Foresteria, via Vittorio Emanuele 365. Tel.: 091-587717. Fino al 12 gennaio 2020