In Italia, così come nel resto del mondo, il 25 dicembre viene festeggiato il Santo Natale, che nella tradizione cristiana celebra la nascita di Gesù Cristo. Tuttavia, questa festa è legata anche ad antichi culti pagani che lo associano a divinità solari. Nella stessa data, in altre tradizioni, vengono festeggiate anche altre divinità, come il dio Mitra in Persia, Zarathustra, Khrisna, Dioniso e tante altre divinità “solari”.
L’imperatore Aureliano aveva proclamato il 25 dicembre festa del Sol Invictus, festa pagana dove vi era l’usanza (ancora attuale) di scambiarsi dei doni.
Il Natale si celebra qualche giorno dopo il solstizio d’inverno, durante il quale si ha la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. Il solstizio invernale è proprio collegato ad un “passaggio” che prevede una nuova consapevolezza, o una nuova “nascita” spirituale. Il Natale nasconde un significato spirituale e profondo, che va oltre le solite usanze a cui siamo abituati. Nella tradizione cristiana, Gesù Cristo viene considerato proprio il portatore della luce sulla terra. A partire dal solstizio invernale, le ore di luce iniziano ad aumentare e il Sole riprende il suo ciclo per tornare a prevalere sulle tenebre.
La simbologia del Sole non può sicuramente essere ignorata per comprendere quella del Natale. Il Sole, nelle diverse culture, è sempre stato rappresentato come una forza cosmica (in Cina è legato al Principio Maschile Yang). Nell’alchimia è legato alle facoltà mentali e intellettive. Il simbolo del punto col cerchio all’esterno ha dei significati che vanno oltre le descrizioni che vengono divulgate e rappresenta il “sé” in relazione al cosmo.
In astrologia il Sole rappresenta l’ego della persona, le caratteristiche principali del proprio carattere, quelle ci permettono di far luce nel mondo. Potremmo perciò sfruttare la festività del Natale per celebrare il nostro “Sole”, per “nascere” alla vita che sogniamo e che desideriamo, per trovare quella luce spirituale che ci permetta di evolvere come esseri umani.