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Manupuma: "Ecco il mio inno alla sorellanza, oggi mi sento finalmente libera come una pantera"

La cantautrice presenta a Tgcom24 il nuovo singolo "Petra"

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Il primo album l'ha fatto con una grande major, oggi Manupuma è una "indipendente". Si è autofinanziata vendendo cerchietti floreaLi confezionati da lei, forte dell'esperienza all'accademia di Brera. La cantautrice torna con una nuovo singolo, "Petra", che è un inno alla sorellanza, all'amicizia e alla dolcezza. A Tgcom24 parla del nuovo progetto discografico e confessa. "Oggi me sono una pantera, finalmente libera". 


Parliamo di questo singolo, “Petra”, una canzone dedicata all'universo femminile?
E' un brano sulle donne ma prima ancore del femminile parla del femmineo. Lo stato psicologico che non appartiene solo alle femmine, è una attitudine alla dolcezza. Un amore più ampio. Un atteggiamento che bisognerebbe avere più spesso nella vita. Parlo di amicizia e sorellanza.

Credi alla solidarietà tra le donne?
Certo, è fondamentale. Anche se sulla mia pelle ho vissuto delle donne che hanno raggiunto un potere e si sono comportate peggio degli uomini che avevano fatto loro del male. La solidarietà deve esserci prima di tutto come forma di rispetto.

Ci spieghi questo progetto dei cerchietti floreali?
Dopo il primo album mi sono prodotta da indipendente. Sono andata a sentire un po' di crowdunding ma non mi piaceva l'idea di chiedere dei soldi in anticipo per una musica che magari poi non sarebbe piaciuta. Avendo fatto l'accademia di belle arti di Brera e avendo quindi una manualità mi sono inventata dei cerchietti da dare ai negozi e mi sono finanziata. Ce l'ho fatta.

Sei tra le più originali e diverse nel panorama musicale, quale è la difficoltà ad arrivare in modo più incisivo?
Un po' è il mercato che chiede altro. Forse non mi ha fatto bene essere prodotta durante il primo album da una grande major. Stava cambiando tutto. E poi abbiamo fatto l'errore di non fare uscire subito l'album dopo che Moschino aveva scelto la mia canzone “Ladruncoli” come colonna sonora di uno spot mondiale. La gente ha cominciato a cercarmi subito ma l'album è arrivato due anni dopo.

Teatro, musica, moda... da dove arriva la tua passione?
Sono figlia di due fricchettoni, mia mamma e mio papà lavorano da e per Fiorucci, vedevo colori, cose strane... Quando ho deciso di prendere la mia strada mi hanno detto 'non sappiamo come aiutarti'. Così ho fatto l'accademia e per anni ho studiato teatro, musica. Ho tirato fuori la voce ed eccomi qui.

Del nuovo album cosa puoi anticiparci?
I
l titolo è 'Cuore leggero'. Ottimista. Sono migliorata, canto molto di più. Ho dovuto rendere tutto meno verboso, ho tolto tante parole. Tutti i mie brani sono delle istantanee di quello che è la vita adesso. Ho fatto un disco sincero.

Oggi ti senti più puma o pantera?
​​​​​​Più pantera, ma non aggressiva, che ha imparato a stare nel mondo. Prima era dentro una gabbia nello zoo e oggi libera.

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