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Peluche smarriti: "Bimbi, venite a salvarci!" | L'idea nell'aeroporto di Palermo

L'iniziativa per restituire orsacchiotti e bambole smarriti. Un video in rete per riconoscerli, si possono reclamare entro la fine del 2019

-olycom

Lo scalo Falcone e Borsellino di Palermo ha dato il via ad un'operazione di "ricongiungimento" familiare sui generis: "torna a prendermi, sono il tuo peluche!". Gli orsacchiotti e le bambole persi in aereoporto sono in un video presente nella rete, pronti per essere riconosciuti dai piccoli proprietari. Quelli non reclamati entro fine 2019 saranno regalati a piccoli malati.

Molti genitori conoscono la disperazione dello scoprire che il giocattolo del cuore è stato lasciato, nella fretta di salire su un aereo o di scenderne, sotto un sedile, una poltrona o il tavolino di un bar. Per questo lo scalo Falcone e Borsellino di Palermo ha avuto questa molto particolare e ingegnosa.

In un video si vedono scorrere sul nastro trasportatore alcuni dei giocattoli smarriti di varie fogge, specie, forme e colori. Unico requisito comune: l'esser stati dimenticati in aeroporto dai loro proprietari. Chi li riconoscesse, non dovrà far altro che contattare l'ufficio oggetti smarriti.

L'idea era già venuta, qualche tempo fa, ai responsabili dell'aeroporto scozzese di Glasgow ed è piaciuta tanto che la Gesap, la società che gestisce lo scalo siciliano, ha deciso di replicarla. Chissà che alcuni dei baby viaggiatori distratti riconoscano i propri beniamini e riescano così a riabbracciarli, magari in tempo per Natale. Se non verranno reclamati entro la fine dell'anno,  saranno donati   ai piccoli  pazienti dell'Ospedale di Partinico, Palermo: il lieto fine , per questi peluche smarriti, è comunque assicurato.
 

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