affidi illeciti

Caso Bibbiano, Di Maio: "Scuse? Non mi risulta che il processo sia concluso"

Il leader del M5s non fa passi indietro per le frasi sul Pd rispetto alla vicenda degli affidi illeciti. Sul governo: "Non vogliamo farlo cadere, altrimenti non lo avremmo fatto partire". E sulla prescrizione: "Entrerà in vigore"

Non risulta che il processo sia concluso". Lo ha affermato il capo politico M5S Luigi Di Maio, rispondendo alla domanda se intendesse scusarsi sulla vicenda dei presunti affidi illeciti in Val d'Enza, nel Reggiano, dopo le polemiche politiche sul cosiddetto "caso Bibbiano".

L'alleanza col Pd "Mai con il partito di Bibbiano", aveva attaccato Di Maio parlando di un'alleanza col Pd che poi sarebbe arrivata. E a pochi giorni dal ritorno in libertà del sindaco di Bibbiano Carletti, il leader del M5s non fa passi indietro. Intervenuto ai microfoni di Radio Capital, il ministro degli Esteri, ha parlato, tra le tante cose, anche dell'intesa coi Dem, alleati di governo dei pentastellati. "Sono dieci anni che il Pd prova a dire dobbiamo fare un'alleanza. Io penso che abbiamo costruito il governo per tagliare i parlamentari, evitare l'aumento dell'Iva, abbiamo un programma da costruire insieme, ma restiamo forze politiche di poli diversi", ha spiegato. 

"Complottismo verso il Movimento" A proposito di governo, il leader del M5s ha parlato anche della tenuta della maggioranza. "Vedo un continuo complottismo nei confronti del Movimento, si dice che Di Maio vuole fare cadere il governo. Sono sciocchezze, non lo avremmo fatto partire", ha spiegato. 

Prescrizione, il Pd non vuole strappi Secondo Di Maio, comunque, nemmeno il Pd vuole arrivare alla rottura parlando, nello specifico, della discussione sulla prescrizione. "Non ho avuto l'impressione che si voglia fare uno strappo". Il ministro si è detto certo che "con il Pd si possa trovare un'intesa. Se poi qualcuno vuol votare una legge con Salvini e Berlusconi... Però nella mia percezione, nel lavoro che faccio ogni giorno, anche incontrando i capi delegazione del Pd, non percepisco che si voglia arrivare a uno strappo", ha aggiunto. 

"La riforma entrerà in vigore" E sulla riforma della prescrizione, Di Maio ha garantito che "noi non possiamo arretrare. Ci sarà un'intesa sui tempi dei processi ma il primo gennaio entra in vigore", ha detto riferendosi allo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio. "Non possiamo arretrare. Non siamo stati noi a rallentare la riforma Bonafede sui tempi dei processi ma Salvini e non voglio rivedere lo stesso film", ha spiegato. 

Manovra, plastic tax e sugar tax Altro aspetto cruciale nelle discussioni interne al governo è la questione legata alla Manovra. "Sulla Manovra, dobbiamo avere la costanza di finirla, poi al suo interno è sacrosanto che ci siano plastic tax e sugar tax: dire che le aziende devono usare contenitori riciclabili, come dire che gli alimenti con troppo zucchero vanno limitati", ha concluso Di Maio.