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Usa: FBI acciuffa spacciatore che vendeva cocaina su PlayStation 4

Le autorità americane sono riuscite a incastrare un presunto gamer che in realtà usava il servizio di messaggistica della console Sony per i suoi traffici di droga

IGN

In rete gira di tutto, quindi bisogna badar bene a stringere amicizie con individui che appaiono come innocui giocatori. Sotto queste mentite spoglie, aveva ben celato la sua identità fino al mese scorso uno spacciatore americano che è stato colto in flagrante dall'FBI mentre tentava di vendere cocaina tramite il servizio di messaggistica di PlayStation Network.

L'ente investigativo federale ha cercato di mettersi in contatto con Sony dopo aver ricevuto dettagli da parte di un informatore che aveva denunciato la presenza di uno spacciatore,  Curtis Alexander, sul servizio di messaggistica di PlayStation 4 e che si presume abbia venduto cocaina al prezzo di 34mila dollari al chilogrammo.

Il criminale si era creato un falso profilo con il gamertag Speedola20 e stando al documento investigativo divulgato dalla sezione gaming del sito americano Vice, le transazioni avvenivano in chat durante alcune sessioni multiplayer online tramite un codice verbale ben preciso.

Durante una falsa contrattazione tra un agente federale e Alexander per l'acquisto di 100 grammi di droga, quest'ultimo ha confermato i sospetti delle autorità che lo hanno immediatamente arrestato. Sony non ha in ogni caso confermato alcuna collaborazione in merito all'operazione e non è stato reso noto il nome del gioco, la cui chat vocale veniva usata come canale sicuro per i loschi traffici dello spacciatore.

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