Una richiesta accorata quella lanciata dal cardinale Krajewski perché i 33 rifugiati arrivati a Fiumicino dall'isola di Lesbo, in Grecia, attraverso un corridoio umanitario, vengano accolti in una struttura della Chiesa, "a cominciare dalla mia".
"Mi rivolgo ai cardinali, ai vescovi, ai presbiteri, ai religiosi: apriamo, a cominciare da me, le nostre canoniche, i conventi, i monasteri per ospitare ognuno almeno una famiglia dei campi profughi di Lesbo, per poterli svuotare tutti. Le risorse ci sono". E' l'appello lanciato dall'elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski, accogliendo i 33 rifugiati arrivati a Fiumicino dall'isola di Lesbo attraverso un corridoio umanitario.
L'accoglienza a 33 rifugiati di diversa nazionalità, così come quella prevista per altri 10 nei prossimi giorni, in accordo col ministero dell'Interno, "ha l'obiettivo di offrire un futuro a chi vive - molti ormai da lungo tempo - nei campi profughi nell'isola greca". Dopo la visita dello scorso maggio con l'Elemosineria Apostolica, la comunità di Sant'Egidio aveva organizzato d'estate (tra luglio e agosto) una presenza di volontari a Lesbo e a Samos per manifestare, attraverso varie iniziative, la sua solidarietà ai profughi presenti nelle due isole.