Di Maio: "Dal primo gennaio la riforma della prescrizione sarà legge"
Renzi avverte: "Senza accordo non ci inchineremo al populismo giudiziario". Conte: "Stiamo lavorando a un compromesso". Marcucci: "Il Pd non indietreggia"
Il leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, interviene sul dibattito riguardante la prescrizione. "La nostra riforma dal primo gennaio diventa legge. Su questo non discutiamo - ha detto in un'intervista radiofonica -. Se il Pd poi vuol votare una legge con Salvini e Berlusconi per far tornare la prescrizione com'era ideata da Berlusconi sarà un Nazareno 2.0, ma non credo avverrà",
MSulla questione era intervenuto anche Matteo Renzi, spiegando che "volere una giustizia senza fine significa proclamare la fine della giustizia". E, intervistato dal Messaggero, ha sottolineato che "ora ci sono due alternative: la prima è che la nuova maggioranza trovi una soluzione. E sarebbe meglio. Se non accadrà noi non ci
inchineremo al populismo giudiziario imperante. E dunque, se non ci sarà accordo, voteremo il ddl di Enrico Costa, persona saggia e già viceministro alla giustizia del mio governo. Bonafede può cambiare la sua legge, se vuole, ma non può pretendere di cambiare le nostre idee".
Ma il premier Conte assicura che "stiamo lavorando ad un compromesso, la prescrizione col primo grado di giudizio è una soluzione assolutamente sostenibile, ma sicuramente va corredata con misure di garanzia che assicurino la ragionevole durata del processo". Secondo il presidente del Consiglio, comunque, c'è almeno un arco di un paio d'anni per far entrare in vigore misure che garantiscano una ragionevole durata del processo. Insomma: secondo Conte si può lasciare che la legge sulla prescrizione entri in vigore con i tempi previsti perché c'è poi tutto il tempo per approvare la riduzione dei tempi della giustizia.
Marcucci a Di Maio: "Il Pd non indietreggia" "Di Maio forse non ha capito la gravità della situazione. Sulla prescrizione, non faremo passi indietro. Non si può accettare una norma anticostituzionale come il blocco della prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Non si possono sottoporre i cittadini a processi infiniti. Ci sono diverse soluzioni tecniche da affrontare ora, consiglio al capo del M5S di smetterla con le provocazioni". Lo afferma il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci, replicando al leader M5s.
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