Lo scorso 20 novembre Aston Martin ha svelato il primo Suv della sua storia. Si chiama DBX e lʼaltra sera a Milano ‒ per lʼinaugurazione del nuovo showroom della factory inglese ‒ ha fatto conoscere anche agli italiani la splendida silhouette sportiva del nuovo modello.
Sempre aperto alle novità tecnologiche, James Bond amerebbe mettersi al volante della DBX, di questa “cosa” nuovissima per la gloriosa Casa britannica, e magari renderla universale come le “mitiche” DB5 e DBS. Per Aston Martin il Suv rappresenta chiaramente una sfida, quella di aprirsi a nuove fasce di mercato e a nuove clientele, correndo il rischio di minare un poʼ lʼidentità sportiva del brand. Non sorprende allora che alla premiere milanese ci siano state, accanto al Suv, anche modelli sportivi firmati Zagato (partner storico di Aston Martin), come la Vanquish Speedster, la Vanquish Shooting Brake e una V12 Zagato.
Aston Martin ha investito pesantemente nel progetto DBX, realizzando un nuovo stabilimento a St. Athan, nel Galles. Il Suv ha unʼimmagine dinamica, una linea filante e pure una certa mole, pesa oltre 2.200 kg nonostante lʼampio uso di alluminio e materiali leggeri. Il motore è un V8 biturbo di 4 litri di cilindrata, capace di sviluppare 550 CV di potenza e 700 Nm di coppia massima. Lʼ8 cilindri si avvale della tecnologia “cylinder on demand”, per dimezzare a 4 i cilindri in funzione ai bassi regimi e, così, incrementare lʼefficienza. Le prestazioni del Suv sono degne di una coupé del brand inglese: accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e velocità massima di 290 km orari.
“La DBX segna un momento chiave nella consegna della terza e ultima fase del nostro Second Century Plan ‒ ha spiegato Andy Palmer, Presidente e A.D. della Casa inglese ‒ perché porta a compimento la promessa di un portafoglio più ampio e consentendo lʼavvio della produzione nel secondo stabilimento produttivo di Aston Martin”. Il Suv è già disponibile in prevendita, ma le consegne inizieranno nel secondo trimestre 2020. I prezzi annunciati, in attesa di conoscere quelli ufficiali italiani, partono da 190.000 euro in Germania e da 158.000 sterline nel Regno Unito.