Delitto Sacchi, i genitori di Luca: "Se Anastasia ha sbagliato è giusto che paghi"
"Ci ha mentito, ora è chiaro il motivo del suo strano allontanamento. Nostro figlio non c'entra nulla con il mondo della droga"
"Non abbiamo mai avuto dubbi su nostro figlio, lui non c'entra assolutamente nulla con il mondo della droga". Lo dicono i genitori di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso con un colpo di pistola a Roma, attraverso i loro legali. Sulla fidanzata del giovane, Anastasia, raggiunta dalla misura dell'obbligo di firma, affermano: "Ci ha mentito e adesso è chiaro il motivo del suo strano allontanamento. Se ha sbagliato, è giusto che paghi".
"Una brava ragazza, a volte schiva, ma educata". La definiscono così nel quartiere in cui abita Anastasia. In molti danno la colpa alla droga, "ai soldi facili". "Sinceramente non so cosa pensare - dice un commerciante della zona -mi sembra tutto così assurdo. Addirittura aveva 70mila euro nello zainetto?".
C'è chi racconta che dopo i giorni successivi all'omicidio in cui la ragazza era rimasta in casa, nell'ultimo periodo si era rivista ogni tanto per le strade del quartiere. "L'ho vista nei giorni scorsi portare a spasso i cani - racconta un ragazzo - con il cappuccio della felpa alzato e il volto pensieroso, ho incrociato il suo sguardo per qualche istante.
Ci conosciamo di vista, la vedevo spesso col fidanzato. Mi sembra una brava ragazza, non so cosa pensare. Purtroppo la droga qui a Roma sta assumendo proporzioni enormi. Sempre piu' i giovani sono alla ricerca di soldi facili".
E Anastasia verrà ascoltata dal gip entro la fine della prossima settim. Alla 24enne i pm di piazzale Clodio contestano il reato di tentativo di acquisto di sostanza stupefacente.
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