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La vita dei rider, tra il bisogno di lavorare e il rischio sfruttamento: dieci ore in sella senza alcuna tutela

A "Mattino Cinque" la testimonianza di chi ci consegna il cibo a domicilio a tempo record, rischiando l’incolumità nel traffico cittadino

Da mesi il mondo della politica discute su come debba essere normato il mondo dei rider, i lavoratori senza diritti né tutele che consegnano cibo a domicilio rischiando la propria incolumità nel traffico cittadino. A “Mattino Cinque” il racconto di alcuni di loro, molti dei quali sono extracomunitari.

“È pesante stare fuori 10 ore al giorno. È un lavoro usurante che non potrò fare molto a lungo”, denuncia uno di loro. “Percorriamo 80-100 chilometri al giorno in bicicletta”, rivela un altro. I turni di lavoro sono massacranti, al limite dello schiavismo, con lo stipendio che varia a seconda delle ore di lavoro e delle consegne, ma è comunque basso.

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