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Giappone, ricerca svela che la vista dei pro gamer è più sviluppata di quelli amatoriali

Nikkei pubblica i dati di una video comparazione tra due sessioni di gioco che svelano "punti di vista" davvero interessati

IGN

Molti giocatori si chiedono spesso perché al mondo alcuni risultino imbattibili nei videogiochi in prima persona, mentre fanno quasi fatica a restare in vita per più di due secondi. A svelare l'arcano ci ha pensato Nikkei, che a fronte di una ricerca condotta su un giocatore professionista e un amatoriale, ha scoperto come il primo abbia sviluppato una vista più acuta del secondo.

Durante la ricerca, i due giocatori si sono sfidati a Call of Duty: Modern Warfare, indossando un paio di occhiali a infrarossi che hanno permesso agli scienziati di raccogliere i dati delle due sessioni, tramite un indicatore avente la forma di un pallino rosso sullo schermo a tracciare la vista dei due giocatori sulla mappa.

Durante il match, quando la concentrazione del pro gamer si faceva più intensa, il punto rosso tendeva ad allargarsi, suggerendo come quest'ultimo riuscisse a prevedere e anticipare suoni e movimenti nemici sulla mappa. Un esperto del campo visivo ha paragonato tale processo a quello usato dai golfisti professionisti nel momento in cui si concentrano prima di colpire la palla.

In totale contrapposizione, invece, il giocatore amatoriale, che non ha mai raggiunto un punto di concentrazione tale da fargli mettere a fuoco i bersagli, finendo quasi sempre per soccombere. In movimento, la sua attenzione si è fatta ancora più confusa e frenetica, mentre quella del giocatore professionista riusciva a focalizzare contemporaneamente nemici, tempo a disposizione e posizione sulla mappa.

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