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ArcelorMittal, l'a.d. Morselli al giudice: impegno a proseguire la produzione

"Ci sono le basi per una trattativa che possa arrivare a un accordo", ha riferito uno dei legali dell'azienda indiana

"Ci impegniamo a garantire il normale funzionamento degli impianti e la continuità di produzione fino al 20 dicembre". Lo ha detto Lucia Morselli, a.d. di ArcelorMittal Italia, al giudice del Tribunale Civile di Milano durante l'udienza della causa tra amministrazione straordinaria del polo siderurgico di Taranto e il gruppo franco indiano. "Ci sono le basi per una trattativa che possa arrivare a un accordo", ha riferito uno dei legali.

L'a.d. di Mittal Morselli, da quanto si è saputo, in aula davanti al giudice Marangoni ha rilasciato una dichiarazione spiegando, da un lato, che l'azienda, pur non essendo obbligata, ha ottemperato all'invito del Tribunale dei giorni scorsi a non bloccare la produzione nella pendenza del procedimento civile, ossia a non assumere "iniziative irreversibili" per il funzionamento degli stabilimenti. E in più ha formalizzato, sempre in aula, la propria accettazione alla disponibilità manifestata dal premier Giuseppe Conte, nell'incontro di venerdi' scorso, ad instaurare un dialogo sulla controversia.

Infine, Morselli ha assunto l'impegno fino al 20 dicembre prossimo, data della prossima udienza in cui si farà il punto sul raggiungimento dell'accordo tra le parti, a garantire il "normale funzionamento degli impianti e la continuità produttiva". Un impegno assunto, come è stato riferito, proprio per rispetto nei confronti del presidente del Consiglio e dopo le intese raggiunte nell'incontro del 22 novembre.

Conte: "Bene decisione Mittal, ora negoziato dia frutti" La garanzia della produzione fino al 20 dicembre da parte di Arcelor Mittal è una buona notizia? "Senz'altro. Nel frattempo c'è un negoziato che speriamo dia i frutti e gli obiettivi prefissi". E' il commento del premier Giuseppe Conte.

"Puntiamo a produzione con nuove tecnologie" Sull'ex Ilva, ha spiegato Conte, gli obiettivi del governo italiano sono tre: "Vogliamo che l'attività produttiva sia assicurata ma con le nuove tecnologie, bisogna puntare subito ad una svolta ma con tecnologie pulite. Poi vogliamo che ci sia uno sforzo maggiore nel risanamento ambientale e vogliamo assicurare il massimo a livello di occupazione".

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