Giustizia al rallentatore

I tempi della Giustizia: secondo la Commissione Ue la Danimarca è la più veloce, Italia fanalino di coda

In media una causa civile dura più di un anno contro i 22 giorni del paese scandinavo. Ma da noi, in alcuni casi, può durare anche mille giorni

La Commissione Ue, nel suo ultimo rapporto annuale sui tempi della giustizia, ha stilato un quadro impietoso. La nazione più virtuosa è la Danimarca che impiega 22 giorni a chiudere una causa civile, quando in Francia sono 258 e in Spagna 300. Maglia nera all'Italia dove di giorni ne servono addirittura 399, che diventano 1.200 per arrivare al terzo grado di giudizio,

Nel nostro Paese la situazione è ancora peggiore se si disaggrega il dato in base alle aree geografiche. I dati pubblicati dal ministero della Giustizia certificano che un procedimento civile dura in media 8 mesi al Nord, 13 al Centro e quasi un anno e mezzo al Sud. L'Italia risulta spaccata anche in base al provvedimento richiesto.  A Verbania per un divorzio congiunto servono solo 18 giorni contro i 477 di Catania. Lo stesso per il divorzio veloce: 27 giorni a Savona, 30 a Torino e ben 300 a Trani e Chieti.

La riforma del codice civile è per il Guardiasigilli Alfonso Bonafede quella "Più richiesta da cittadini e imprenditori".  "Dovrebbe essere approvata entro la fine di novembre" ha assicurato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "La riforma - ha aggiunto Bonafede - taglia tutti i tempi morti dei processi e ha come obiettivo il dimezzamento della durata dei procedimenti giudiziari".