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Scuola, Fondazione Agnelli: edifici obsoleti e insicuri, servono 200 miliardi per ristrutturare

Almeno 9.200 le strutture che, stando al Rapporto sull'edilizia scolastica, sono interessate da fattori di disturbo o di insicurezza, 3.110 invece quelle che presentano problemi strutturali

La presenza di industrie inquinanti, il traffico, smog, rumore o la mancanza di recinzioni adeguate: sono circa 9.200 gli edifici scolastici che risultano interessati da fattori di disturbo o di insicurezza. E' la fotografia scattata nel Rapporto sull'edilizia scolastica della Fondazione Agnelli. Secondo le relazioni dei tecnici degli enti locali inoltre, almeno fino a tre anni fa, erano 3.110 gli istituti che presentavano problemi strutturali che avrebbero richiesto un intervento. 

Due terzi degli edifici hanno più di 40 anni Stando a quanto riportato da La Repubblica, che anticipa i risultati contenuti nel report, ben due terzi dei 39mila edifici scolastici in Italia risalgono a più di 40 anni fa, molti dei quali ai primi del secolo scorso. L'età media delle strutture è di 52 anni, con una forbice che va dai 42 in Calabria e Molise ai 75 in Liguria.

Strutture vecchie e oggi ormai obsolete, se si considera che solo il 38% ha i doppi vetri, appena il 12% l'isolamento delle pareti esterne, mentre i pannelli solari sono presenti su meno di un quarto degli edifici. 

"Molte nostre scuole sono fragili e insicure, spesso costruite senza attenzione ai criteri antisismici e con materiali scadenti e rapidamente deperibili. A questo va aggiunta l'assenza di adeguate politiche di manutenzione", ha spiegato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli.

Servono 200 miliardi per ristrutturare gli istituti scolastici Per rendere sicure le scuole che oggi hanno bisogno di interventi, stando a un calcolo della Fondazione, oggi servirebbero circa 200 miliardi di euro. "È una cifra enorme, ma non impossibile se si costruisce un piano ventennale finanziato anche con mutui Bei e con l'abbattimento degli sprechi sui consumi energetici. Non occorrono nuove scuole, serve sistemare o ricostruire l'esistente e nel farlo ripensare a spazi adeguati alla didattica innovativa". 

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