SCANDALO FINANZIARIO

Corruzione, Papa: "Palazzo di Londra? E' un acquisto che non sembra pulito | Il Vaticano scoperchiato da dentro"

Il Pontefice parla dello scandalo relativo agli investimenti dell'Obolo di San Pietro: "Ho firmato io l'autorizzazione alle perquisizioni"

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'E' la prima volta che in Vaticano la pentola viene scoperchiata da dentro non da fuori". Lo ha detto Papa Francesco, parlando del nuovo scandalo finanziario, sul volo di ritorno da Tokyo. "Hanno fatto cose che non sembrano pulite", ha aggiunto riferendosi all'acquisto di un palazzo a Londra con i soldi dell'Obolo di San Pietro. "Il Revisore mi ha informato che c'era qualcosa che non funzionava e io stesso l'ho invitato a fare denuncia".

Papa Francesco ha raccontato nei dettagli come il Vaticano stia affrontando il nuovo scandalo. con cinque persone sospettate di corruzione. E una Aif, l'Autorità di Informazione Finanziaria, che "non ha fatto il suo dovere di controllo" e, anzi, ha provato a fare in qualche modo ingerenze sulla giustizia che invece è "sovrana".

Forse già mercoledì ci sarà la nomina del nuovo presidente dell'antiriciclaggio e a breve ci saranno gli interrogatori dei sospettati. Nella conferenza stampa al termine del viaggio in Asia, che ha toccato la Thailandia e il Giappone, il Pontefice ha risposto a tutte le domande sull'inchiesta in corso. "La presunzione di innocenza - ha detto - è un diritto umano, ma bisogna andare avanti".

"E' la prima volta che il Vaticano è stato scoperchiato da dentro", ha ribadito, riferendosi non solo alla vicenda del palazzo di Londra, ma più in generale dell'utilizzo delle risorse dell'Obolo di San Pietro, al centro del colloquio con la stampa internazionale. Il Papa ha quindi riferito il sospetto del Revisore, che è stato invitato a rivolgersi alla magistratura. "Ho firmato io l'autorizzazione alle perquisizioni", ha sottolineato.

Le parole più dure sono per l'Autorità di Informazione Finanziaria, di fatto decapitata da questa vicenda. Il presidente René Brulhart è stato messo alla porta. "Lo chiamai alcuni giorni prima e lui non se n'è accorto che lo stavo chiamando, mi ha detto, e ho annunciato che il 19 lasciava". Il direttore Tommaso Di Ruzza è stato sospeso perché sono emersi "sospetti di non buona amministrazione".

"Magari fosse innocente. Io vorrei - ha commentato il Papa - perché è una cosa bella se una persona è innocente e non colpevole". Poi ha parlato del tentativo di interferenza attraverso il gruppo Egmont, il 'club' informale che coordina le Autorità antiriciclaggio di oltre cento Paesi. Ma "la giustizia davanti a una accusa di una corruzione è sovrana in un Paese, nessuno può immischiarsi".

"Il gruppo Egmont è un gruppo privato" ed èMoneyval, ha aggiunto riferendosi all'organismo di controllo finanziario del Consiglio d'Europa, a fare "l'ispezione. L'ha programmata per i primi mesi dell'anno prossimo e la farà".

Papa Francesco ha annunciato infine il profilo del nuovo presidente dell'Aif: "Un magistrato di altissimo livello giuridico, economico, nazionale e internazionale, e al mio rientro prenderà incarico. Sarebbe stato un controsenso che l'Autorità di controllo fosse sovrana sopra lo Stato. Qualcuno mi ha detto che con questo abbiamo toccato il gruppo Egmont, la gente si spaventa" ma così si fa "un po' di terrorismo".