LA NOSTRA RECENSIONE

Star Wars Jedi: Fallen Order, l'epopea di un padawan in un gioco tra Uncharted e Sekiro

Respawn Entertainment ci immerge nell'amato universo di Guerre Stellari in un memorabile gioco d'azione per PC e console

© IGN

Avete sempre sognato di compiere il cammino che, da giovane padawan, vi porti ad abbracciare il Lato Chiaro della Forza fino a trasformarvi in un possente Jedi? Se amate Guerre Stellari e l'universo creato da George Lucas, allora il nuovo Star Wars Jedi: Fallen Order fa proprio al caso vostro: il videogioco di Respawn Entertainment, già autori di Titanfall e Apex Legends, tenta di farci vivere questa fantasia mettendoci nei panni di Cal Kestis, un giovane padawan sfuggito alla temibile Purga Jedi.

La storia di Star Wars Jedi: Fallen Order si colloca nel grande spazio che intercorre tra gli eventi di Episodio III: La Vendetta dei Sith ed Episodio IV: Una Nuova Speranza. Nei panni del giovane Cal, dovrete ristabilire l'Ordine Jedi che, nel frattempo, è stato sterminato dai temibili Inquisitori, una squadra d'élite dell'Impero addestrata dal letale Darth Vader in persona con il solo scopo di mettere fine a tutti i difensori del Lato Chiaro della Forza.

Esplorando vari pianeti di quella galassia lontana lontana tanto amata dai fan di Guerre Stellari, i giocatori controlleranno il padawan Cal e lo aiuteranno a gestire i poteri della Forza, completando così quell'addestramento che non è mai riuscito a concludere nella speranza di diventare un Jedi. L'obiettivo è di trovare un misterioso Olocron, che contiene la posizione di alcuni bambini sensibili alla Forza coi quali rifondare l'Ordine Jedi, ma nel farlo dovrete per forza di cose intralciare il cammino con quello dell'Impero e degli Inquisitori, affrontando in duello la perfida Seconda Sorella, antagonista principale del gioco.

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In una struttura ludica che mescola l'esplorazione di Uncharted, i puzzle di Tomb Raider, la difficoltà di Dark Souls e il sistema di combattimento visto in Sekiro: Shadows Die Twice, potrete controllare Cal, esplorare nuovi pianeti della galassia a bordo della vostra nave Mantis, che ricorda un po' l'hub principale dei vari episodi di Mass Effect.

Andando alla ricerca di antiche tombe, imparerete ad affinare il vostro legame con la Forza e ottenere così nuove abilità che vi consentiranno di espandere il vostro potere, apprendendo nuove abilità in un sistema di progressione che include più di trenta skill diverse, suddivise in tre categorie diverse: Difesa, Spada Laser e Forza.

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La Forza e i relativi poteri sono usati tanto nei combattimenti, per scaraventare i nemici da un burrone o attirarli a sé prima di colpirli letalmente con la Spada Laser, quanto nella risoluzione di enigmi, che permettono di interagire con elementi dello scenario per sbloccare dei veri e propri puzzle che ostacolano il cammino.

Mai troppo cervellotici e realizzati in modo intelligente, questi puzzle coinvolgono i poteri di Cal e le sue incredibili abilità nel parkour, un'altra caratteristica che rende il gioco molto piacevole nelle fasi di esplorazione: Cal può saltare, correre sui muri, aggrapparsi e compiere decine di azioni degne dei migliori Jedi, che rendono il personaggio davvero divertente da utilizzare.

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Uccidendo i nemici, perlustrando l'area in cerca di segreti, scovando collezionabili o affrontando boss segreti e opzionali, otterrete così esperienza che vi premierà con dei punti da spendere nelle succitate abilità, ma attenzione: in caso di morte, tutti i punti guadagnati andranno persi e dovrete partire dal checkpoint precedente per cercare di recuperarli.

Come? Sulla falsariga di Dark Souls, potrete raggiungere il nemico che vi abbattuto e recuperare i punti esperienza in modo meno severo dei "Souls": non servirà infatti uccidere il nemico che vi ha mandato al tappeto, ma semplicemente colpirlo una volta.

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Quello dei punti di meditazione, che corrispondono ai falò di Dark Souls, rappresenta allo stesso tempo croce e delizia di Star Wars Jedi: Fallen Order. Nel gioco di Respawn non esiste la ricarica automatica della salute, neanche al termine del combattimento: una volta esauriti i medikit, che durante l'avventura sono forniti dall'inseparabile droide BD-1 (che a sua volta dispone di abilità utili sia nei combattimenti che nell'esplorazione) l'unico modo per ripristinare la vita è quello di accedere a un punto di meditazione che, oltre a permettervi di salvare i progressi e gestire le abilità, consente di recuperare la salute.

Nel farlo, però, il gioco ripristina tutti i nemici uccisi in precedenza, una scelta di design precisa che non è nuova nell'industria dei videogiochi ma che, nel caso del nuovo gioco di Star Wars, può risultare un po' frustrante soprattutto nelle prime fasi dell'avventura.

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Già, perché sfruttare la meditazione per recuperare l'energia e ritrovarsi ad affrontare nuovamente tutti i nemici uccisi con fatica, specialmente nelle battute iniziali di una campagna che vi terrà impegnati per un totale di 15-20 ore al suo livello di difficoltà Standard, può rappresentare un problema fino a che non avrete sbloccato abilità sufficienti a rendervi più potenti contro Stoormtrooper, droidi e qualsiasi altro nemico incontrerete nel viaggio di Cal.

Fortunatamente, questa sensazione di frustrazione va lentamente dissolvendosi dopo tre o quattro ore di gioco, ma l'inizio potrebbe mettere a dura prova la vostra capacità di resistere... al Lato Oscuro!

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A proposito di Lato Oscuro: nel gioco dovrete vedervela con una ricca schiera di nemici, tra boss fight contro creature aliene pericolosissime e signori dei Sith come la Seconda Sorella, ma non mancheranno sorprese che faranno la gioia di chi è sempre stato affascinato dalle storie ambientate nella galassia di Star Wars, con citazioni e omaggi alla trilogia originale e ai tre prequel.

La storia scorre via che è un piacere, sebbene manchino dei grossi colpi di scena: qualche guizzo in più avrebbe certamente giovato e reso il gioco un vero e proprio capolavoro. A rendere le cose più complicate ci pensa anche un comparto tecnico non all'altezza delle aspettative, con dei tempi di caricamento incredibilmente lunghi e una grafica che non fa gridare al miracolo, specialmente nelle espressioni facciali dei personaggi che, il più delle volte, non riescono a comunicare correttamente le emozioni e la tensione che si dovrebbe avvertire nelle scene cruciali del gioco.

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Di sicuro, con Jedi: Fallen Order, Electronic Arts e Respawn Entertainment sono riuscite a creare un grandissimo gioco d'azione di Star Wars, con ampi margini di miglioramento per il futuro e la certezza di aver dato vita a un'alternativa a saghe storiche come Uncharted e Tomb Raider. Speriamo di non attendere troppo prima di scoprire quale sarà la prossima avventura di Cal e della sua ciurma.

Come lo abbiamo giocato

Abbiamo completato la storia di Star Wars Jedi: Fallen Order al livello di difficoltà Standard, testando tuttavia le differenze ai vari livelli di difficoltà e "morendo con piacere" a quello massimo. Per completare l'avventura abbiamo impiegato tra le 15 e le 20 ore, andando a caccia di buona parte dei collezionabili nei pianeti che è possibile esplorare a bordo della Mantis. Abbiamo compiuto il cammino di Cal su PlayStation 4, per poi scoprire le differenze in termini tecnici su Xbox One X.


Può piacere a chi…
… ama alla follia l'universo di Star Wars
… adora il sistema di combattimento di Sekiro e ha sempre sognato di brandire una Spade Laser
… vuole vivere un'avventura interessante, longeva e molto varia

Potrebbe deludere chi…
… non ama troppo i giochi d'azione à la Uncharted e Tomb Raider
… non si trova a suo agio con i sistemi di combattimento tipici dei Souls
… sperava in un gioco tecnicamente impeccabile e all'avanguardia

Star Wars Jedi: Fallen Order è un gioco adatto a un pubblico dai 16 anni in su.