Inchiesta Open, perquisizioni della Gdf in tutta Italia | La fondazione sosteneva le iniziative di Renzi
La procura fiorentina contesta i reati di finanziamento illecito ai partiti, riciclaggio e traffico di influenze. Indagato anche l'imprenditore Marco Carrai. Il leader di Iv: "Massacro mediatico, fondi regolari"
S'allarga ai finanziatori l'inchiesta della procura di Firenze sulla Fondazione Open, istituita per sostenere le iniziative politiche di Matteo Renzi, tra cui la Leopolda, e finita ora in un'indagine molto ampia. Oltre 30 le perquisizioni eseguite dalla Gdf in tutta Italia e ordinate dai pm che, accanto ai reati di riciclaggio e traffico di influenze illecite, ora ipotizzano quello di finanziamento illecito ai partiti. Tra gli indagati anche Marco Carrai.
Perquisiti finanziatori L'inchiesta vuole chiarire i rapporti tra la fondazione Open e i suoi finanziatori. Le perquisizioni sono state fatte a Milano, Firenze, Pistoia, Torino, Alessandria, Parma, Modena, La Spezia, Roma, Napoli e Bari. I finanzieri hanno cercato documenti, ma anche bancomat, carte di credito e rimborsi spese che secondo fonti investigative sarebbero stati messi a disposizione di alcuni parlamentari, in case e uffici.
Indagato l'imprenditore Marco Carrai Perquisito e indagato nell'inchiesta sulla Fondazione Open anche l'imprenditore Marco Carrai, amico personale di Matteo Renzi e già membro del Cda della stessa Open. E' quanto si apprende da fonti vicine all'inchiesta. La Gdf ha perquisito l'ufficio di Carrai a cui è stato notificato anche un avviso di garanzia. L'imprenditore sarebbe stato riferimento dentro la fondazione di parte dei finanziatori su cui si è diretta l'attenzione della procura di Firenze negli ultimi sviluppi dell'inchiesta.
"Ho sempre rispettato la legge" "Ho fiducia che la magistratura chiarirà presto la mia posizione. So di non aver commesso reati e di aver sempre svolto i miei compiti rispettando la legge", ha detto Carrai.
Inchiesta sulla Fondazione Open
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