Ci sono auto che non lasciano indifferenti. Che lasciano il segno. E le Tesla sono sicuramente tra queste: suscitano emozioni contrastanti, probabilmente più a causa della sovraesposizione mediatica del patron Elon Musk che per le scelte tecnologiche delle vetture in senso stretto, su cui è difficile trovare da ridire. Così, per questa prova della Model 3 Long Range abbiamo deciso di sfrondare questa Tesla da tutte le “sovrastrutture” e considerarla per quella che è: unʼautomobile come tutte le altre, per vedere se avere una Tesla comporti problemi nell’uso di tutti i giorni come sostengono i suoi detrattori.
Quindi niente percorsi strani o prove col cronometro, ma un weekend di uso normale, tra spesa al supermercato, visita ai genitori anziani, uscita al sabato sera nel traffico e gitarella fuoriporta la domenica pomeriggio. Il risultato dovrebbe dirci se Tesla Model 3 sia una vettura che può essere davvero presa in considerazione da una tipica famiglia (comunque piuttosto agiata, visto il costo) italiana. Siamo stati sfortunati con il clima visto che il weekend è stato funestato dal maltempo (sono i giorni di Venezia) con nubifragi che hanno messo a dura prova sia la macchina che il guidatore. Ma visto che sono cose che possono capitare nell’uso normale, anche questa è una esperienza da raccontare in una prova su strada.
Iniziamo dalla cosa più importante per una vettura 100% elettrica: la durata della batteria. La nostra Tesla Long Range con due motori sui due assi, quindi a trazione integrale, ha fatto oltre 260 chilometri in due giorni con riscaldamento dell’abitacolo e dei sedili sempre accesi e al momento di restituirla segnava ancora 230 km di carica da percorrere. Quindi leggermente di meno del dato dichiarato ma comunque siamo in presenza di un consumo di batteria effettivo molto ma molto buono.
Il weekend però è iniziato con una grande spesa al supermercato, praticamente per due famiglie, quella di chi scrive e dei suoi genitori. Ebbene i sei sacchetti stracolmi e le tre confezioni da 6 di acqua trovano agilmente posto nell’ampio bagagliaio, molto profondo, la cui apertura si aziona agilmente anche dal cellulare tramite la app Tesla. Però bisogna dire che il grande lunotto fisso non consente grande ampiezza e arrivare davvero in fondo è un po’ scomodo, specie se dovete recuperare un certo numero di caramelle fuoriuscite dalla scatola…
Al pomeriggio, poi, mezzo giro della Tangenziale di Milano (quasi 40 km) per la visita ai genitori, nella quale abbiamo guidato in surplace grazie alla comodissima guida assistita che mantiene la macchina a distanza di sicurezza e soprattutto in mezzo alla corsia. Trattandosi di persone curiose, appena saputo che il figlio era arrivato con una macchina elettrica, hanno voluto fare un breve giretto per “capire quale futuro stanno lasciando”. Far salire due ottantenni un po’ acciaccati sulla Tesla Model 3 è semplice perché le grandi portiere posteriori offrono un accesso facile e il sedile basso ma non bassissimo consente anche a chi ormai non è giovanissimo di accedere senza particolari problemi.
Sabato sera si va a casa di amici e ovviamente, trattandosi di unʼauto “cool” tutti hanno voluto salire a bordo e giocare con il gigantesco touchscreen che raccoglie tutte, ma proprio tutte, le funzionalità del veicolo e una quantità di possibilità di intrattenimento: radio internet ma anche di Youtube e Netflix, questi ultimi a vettura rigorosamente ferma naturalmente. Da segnalare il notevolissimo impianto hi-fi che con i video regala una esperienza davvero cinematografica. Notato anche che dietro stanno comodi anche omaccioni di oltre un metro e ottanta per novanta chili, quindi figurarsi i bambini.
Nello speciale motori anche la prova della Tesla Model 3
Purtroppo a causa dei nubifragi del weekend di prova, la gita fuori porta con la famiglia è stata annullata. Ma abitando in zona prealpina, strade e stradine piene di curve e controcurve, salite e discese anche di una certa difficoltà, se ne trovano finché se ne vuole e qui sotto acqua a secchiate abbiamo apprezzato enormemente la notevole tenuta di strada della Model 3 Long Range, che avendo un motore per asse è in tutto e per tutto equivalente a una trazione integrale. E si vede, anzi si sente visto che guidando in condizioni anche difficili non c’è stato un centimetro di sbandamento o di allargamento in curva, trasmettendo una sensazione di sicurezza davvero assoluta.
Ma poiché 10 anni di crisi hanno portato i comuni italiani a non fare più manutenzione delle strade, qui forse troviamo l’unico appunto che ci sentiamo di fare alla Model 3: le sospensioni sono ‒ a nostro modo di vedere ‒ un po’ troppo rigide per una vettura di questo tipo. Se l’asfalto è un po’ sconnesso, si sente qualche colpetto di troppo. Ovviamente considerate le prestazioni eccezionali della macchina (l’accelerazione è favolosa e la velocità massima è di 233 km/h), è “sano” che l’assetto sia sportivo a tutto vantaggio della sicurezza, ma nell’uso di tutti i giorni può diventare un po’ scomodo e avremmo preferito un setting diverso che assorbisse maggiormente le asperità. Oppure rinunciare ad altri dettagli e montare anche sulla Model 3 le magnifiche sospensioni regolabili della Model S, magari semplificate, per poter scegliere almeno tra due assetti: uno sportivo e uno comfort. In Tesla eventualmente consigliano di montare gli pneumatici da 18” invece di quelli da 19” della prova. Certo che se invece piacciono le granturismo sportive sempre e comunque qui siete a casa.
In definitiva quindi la Model 3 Long Range può essere presa in considerazione anche come auto per la famiglia? La risposta è certamente sì. Una ricarica basta per un normale weekend “all’italiana” e quindi a maggior ragione è sufficiente per andare e tornare dal lavoro tutti i giorni nel 99% dei casi. Inoltre la Model 3 si carica più velocemente delle sorelle maggiori. E poi che sia una vettura che come il telefonino si aggiorna da sola, che praticamente non ha costi di manutenzione, che essendo elettrica non ha problemi di centri storici chiusi, e, soprattutto, che non inquina, sono tutti “pro” ormai stranoti. Quello che in questa sede ci interessava testare erano gli aspetti pratici e la Tesla ha passato il test a pieni voti. Specie se consideriamo gli incentivi messi a disposizione dallo Stato e da alcune Regioni, cumulabili, che abbassano in alcuni casi notevolmente il prezzo di acquisto di 57.920 euro della nostra Long Range. Per la versione Standard ce ne vogliono 49.500.