Per una volta non ha cantato, ma è comunque riuscito a emozionare tutti. Tiziano Ferro è tornato su un tema a lui molto caro, quello del bullismo, con un monologo con cui ha aperto la puntata di "Che tempo che fa" di domenica. "Le parole hanno un peso" il leit motiv del testo recitato in Ferro ha accusato bulli e odiatori.
Qualcuno ha voluto vederci un tornare sulla polemica a distanza con Fedez. Ma anche al di fuori di quella diatriba, l'intervento di Tiziano Ferro ha colpito per lucidità ed em0tività, un j'accuse che non ha fatto sconti.
Il tema era quello del bullismo a 360 gradi e non solo incentrato sull'omofobia. Tiziano ha fatto un lungo elenco di termini usati per denigrare e canzonare qualcuno ("grasso, puttana, nano, disaddattato, frocio, criminale, negro, vecchia, terrone... e via insultando), togliendo ogni alibi sull'uso degli stessi. "E per carità smettiamola di difenderci tirando in ballo l'ironia e il sarcasmo - ha detto -: quelle sono arti delle quali bisogna imparare il mestiere. Non confondiamo le acque e i livelli".
Poi ha fatto riferimento alla legge sull'odio. "In questo Paese una legge contro l'odio non c'è, quindi: bulli e odiatori, tranquilli. Siete liberi!. Io intanto aspetto tempi migliori - ha concluso - nei quali le parole, magari, un giorno... avranno un peso".
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