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Carola Rackete, ritorno in Italia e intervista in tv: "Dov'è finita la nostra umanità?"

La capitana della Sea Watch: "Riportare i migranti in Libia dopo che sono stati recuperati in mare rappresenta una violazione della convenzione di Ginevra"

Carola Rackete si chiede "dove è finita la nostra umanità" se quando il Mediterraneo viene attraversato dai migranti disperati "non possiamo neanche attenerci alle leggi che sono state raggiunte a livello internazionale". Ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa", la capitana della Sea Watch ha sottolineato che "riportare la gente in Libia" dopo che e' stata recuperata in mare "è una violazione della convenzione di Ginevra".

Carola Rackete, che si è detta "contenta" di essere tornata in Italia, ha sottolineato che "il rischio di morte per queste persone continua anche quando l'attenzione dei media è scomparsa" e anche "quando arrivano qui la loro vita non è affatto facile". "Voglio ringraziare per la solidarietà la società civile italiana che lavora tutti i giorni per aiutare le persone", ha detto fra l'altro Carola Rackete, che era accompagnata in studio da Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch, e da Muhamad Diaoune, un migrante in attesa di permesso di soggiorno arrivato in Italia a bordo di un gommone che trasportava 130 persone, 104 delle quali sono morte.

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