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Esplode una fabbrica di fuochi d'artificio nel Messinese, cinque morti e due feriti

E' successo a Barcellona Pozzo di Gotto. All'interno c'erano degli operai con delle saldatrici: le scintille avrebbero raggiunto la polvere pirotecnica causando lo scoppio. C'è anche un disperso. La Procura ha aperto un'inchiesta per strage

Messina, esplode una fabbrica di fuochi d'artificio: morti e feriti

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E' di cinque morti e due feriti gravi il bilancio di una duplice esplosione in una fabbrica di fuochi d'artificio a Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese. Una delle vittime è Venera Mazzeo, di 71 anni, ed era la moglie del titolare. Uno degli operai che si trovava all'interno della fabbrica al momento dello scoppio è morto in ospedale dopo essere stato soccorso dai vigili del fuoco. Un'altra persona risulta dispersa. Aperta un'inchiesta per strage.

Nella zona si è sentito un boato e subito dopo uno più forte, che si è udito fino al comune limitrofo di Milazzo, causando panico. Due le esplosioni, infatti, avvenute nella fabbrica di articoli pirotecnici di Vito Costa e dei figli.

Ha parlato di "scene terribili, post-belliche" il procuratore capo di Barcellona Pozzo di Gotto, Emanuele Crescenti: "La fabbrica è strutturata in diversi edifici e sono esplosi due strutture".

All'interno della fabbrica erano al lavoro alcuni operai con delle saldatrici: le scintille avrebbero raggiunto la polvere pirotecnica causando lo scoppio. L'esplosione avrebbe riguardato il deposito delle polveri da sparo, in contrada Femminamorta, propagandosi al laboratorio attiguo in cui si confezionano i fuochi d'artificio.

Nell'ospedale di Milazzo sono stati ricoverati con ustioni e in gravi condizioni, Bartolomeo Costa, 37 anni, figlio del proprietario della fabbrica di fuochi d'artificio e Antonio Bagnato, anche lui lavora nella ditta. Gli operai che si trovavano all'interno della fabbrica dovevano montare alcune porte in ferro e lavoravano per conto di una ditta di Milazzo.

Secondo le prime testimonianze sarebbero stati gli operai della ditta esterna a causare le esplosioni. "Dai primissimi accertamenti sembra ci siano state due esplosioni perché all'interno della fabbrica c'erano degli operai con delle saldatrici: le scintille avrebbero raggiunto la polvere pirotecnica causando le esplosioni", ha detto il capitano dei carabinieri Giancarmine Carusone.

La ditta di Vito Costa è conosciuta in tutto il Messinese. "Siamo rammaricati, è una tragedia enorme per la nostra comunità, sono persone che conoscevo e grandi lavoratori", ha affermato il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia. "La famiglia Costa - ha proseguito - diverse volte ha partecipato alla vita cittadina organizzando feste con fuochi d'artificio per il Comune o per le parrocchie". Il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha espresso il
cordoglio personale alle famiglie delle vittime.

Esplosione in fabbrica di fuochi d'artificio a Messina, i precedenti

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Il Codacons ha fatto un elenco delle vittime provocate da esplosioni in fabbriche di giochi pirotecnici dal 2000: il bilancio è di 68 morti. "Una vera e propria strage che riporta la questione della sicurezza in primo piano. Servono più controlli presso tali strutture e occorre verificare costantemente il rispetto delle norme di sicurezza", ha sottolineato il presidente Carlo Rienzi.

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