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Pronta la pelle sintetica, con il wireless collegati a giochi e protesi

Il dispositivo, fatto di un materiale plastico che aderisce alla pelle, contiene una serie di componenti che convertono l'energia elettrica in vibrazioni

Afp

E' pronta la pelle sintetica per la realtà virtuale: con una connessione wireless trasmette vibrazioni meccaniche e in futuro potrà permettere di potenziare le protesi e percepire le sensazioni tattili a distanza in videogiochi e social media. Questa seconda pelle, secondo uno studio della Northwestern University (Illinois) pubblicato su Nature, potrebbe essere applicata anche ai cellulari per stringersi la mano a distanza.

"E' un risultato dalle prospettive molto interessanti, ottenuto sotto la guida di uno dei principali scienziati e tecnologi al mondo sul tema dell'elettronica indossabile", spiega all'agenzia Ansa Calogero Oddo, dell'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. "Immagino questa tecnologia applicata, per esempio, ai cellulari del futuro che - prosegue - potrebbero essere indossati sull'avambraccio, dando la possibilità, non solo di di parlarsi e vedersi, ma anche di stringersi la mano a distanza".

Il dispositivo ottenuto dai ricercatori è un foglio elettronico fatto di un materiale plastico morbido e leggero, che aderisce alla pelle e si conforma alla forma del corpo. Contiene una serie di componenti meccanici (attuatori) che convertono l'energia elettrica in vibrazioni e che sono alimentati in modalità wireless, grazie a un'antenna. In questo modo si evitano cavi o batterie interne che rendono ingombranti gli altri sistemi indossabili ottenuti finora. 

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