Google Stadia: come convincere gli scettici
Dal 19 novembre è disponibile la nuova piattaforma game streaming di Google. Il servizio è tecnicamente una bomba, ma ancora acerbo sul resto: ecco cosa può fare l'azienda per conquistare gli scettici
In questi giorni è finalmente disponibile Stadia, la nuova piattaforma di videogiochi in streaming lanciata da Google. Abbiamo provato il servizio e, tecnicamente, funziona in modo strepitoso, ma a livello di interfaccia ed esperienza utente è ancora molto carente e privo di tutta una serie di funzioni e caratteristiche che ci si aspetterebbe di trovare in ogni nuova piattaforma. Inoltre, la line-up di giochi presenti sa troppo di già visto, dal momento che è costituita solo da titoli che gli appassionati hanno già avuto modo di giocare su altre piattaforme negli ultimi anni. Per questi motivi, molti potenziali utenti della piattaforma sono ancora scettici sulla sua effettiva validità. Cosa può fare, quindi, Google, per convincere gli indecisi? Vediamolo insieme.
A mio avviso, la primissima cosa da fare è permettere al maggior numero possibile di persone di provare gratuitamente il servizio. Per ottenere ciò, c’è bisogno di abbandonare velocemente quel biglietto di ingresso che oggi è troppo costoso. Stadia può funzionare benissimo su qualunque PC in nostro possesso, in accoppiata con praticamente qualunque controller che già si trovi nelle nostre case. Eppure, per questi primi mesi, Google permette di usare il servizio solo a chi è riuscito a prenotare una Founder’s Edition e/o a chi ha intenzione in questi giorni di accaparrarsi una Premiere Edition.
Entrambi i pacchetti contengono un Chromecast Ultra, un controller Stadia e tre mesi di abbonamento a Stadia Pro. Al prezzo di 129 euro. Decisamente meno di una console dedicata, ma comunque tanto, troppo, per un servizio che si vanta di farti giocare ai migliori giochi del momento senza alcuna necessità di possedere una console.
Sappiamo già che, nel corso del 2020, sarà disponibile una versione gratuita di Stadia, che permetterà di giocare ai giochi regolarmente acquistati, su qualsiasi dispositivo compatibile, fino alla risoluzione massima di 1080p (il 4K rimarrà appannaggio dell’abbonamento a Stadia Pro, da 10 euro al mese).
Ecco, la versione gratuita di Stadia, a mio avviso, deve essere resa disponibile il prima possibile. Perché la straordinarietà del servizio, la magia di giocare in streaming praticamente come se il gioco fosse in locale, può essere capita e apprezzata solo da chi la prova. Credimi, Google. Non è una cosa facile da spiegare a parole. Il messaggio arriva in modo troppo più efficace, se permetti alle persone di toccarla con mano, questa tecnologia sorprendente.
Quindi è importante poter accedere gratuitamente a Stadia, e non solo. È fondamentale poter usare il servizio su qualsiasi dispositivo. Non costringerci a comprare un Chromecast Ultra e il tuo controller. Dacci il nostro gaming quotidiano anche sui dispositivi che abbiamo già.
Vedrai che, se la cosa ci colpisce (e le probabilità sono alte che ciò accada), non è affatto escluso che un Chromecast Ultra, per portarci dietro Stadia su qualunque TV si frequenti, lo si compri magari in seguito, proprio dopo aver provato il servizio senza spendere un centesimo. E a quel punto anche il controller, visto che si connette via Wi-Fi direttamente ai server. Capito come?
Altra cosa. Demo gratuite dei giochi. È fondamentale, Google, fidati. Va benissimo dare un paio di giochi gratuiti, ogni mese, agli abbonati Pro. Ma devi proporre anche ai non abbonati delle demo da provare, sempre nell’ottica di far apprezzare la qualità del servizio.
Sai cosa, Google? Se oggi tutti quelli che hanno manifestato il loro scetticismo per la tua piattaforma commentando le varie recensioni comparse in rete, avessero potuto spendere quello stesso tempo provando in prima persona il prodotto, magari a quest’ora starebbero facendo valutazioni diverse.
Secondo me, queste mosse sono ancora più importanti di tutto il lavoro che c’è ancora da fare sull’interfaccia, sulla party chat, sulla lista amici, sullo store, sulla necessità di portare il 4K, l’HDR e il surround anche su PC, sull’ampliare la quantità di dispositivi compatibili, sull’(indispensabile) aggiunta degli achievement al profilo utente e su tutte le altre cose che ancora mancano a Stadia. Davvero.
Demo gratuite dei giochi, servizio subito disponibile con Chrome senza necessità di comprare un Chromecast Ultra e un controller, e vedrai quanta gente si convincerà più facilmente. Perché la tecnologia è figa, altroché se lo è, cara Google. Devi solo farla conoscere. E non a parole. Falla toccare con mano.
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