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Mes, M5s: no a trattative all'oscuro del Parlamento | Venerdì vertice di maggioranza

I deputati pentastellati: "Il Parlamento aveva dato un preciso mandato al premier Conte. La discussione sul Mes deve essere trasparente". Fonti di governo: Conte punta a rinvio se manca "logica pacchetto"

"Il Parlamento aveva dato un preciso mandato al premier Conte. La discussione sul Mes, (il Fondo Salva-Stati) deve essere trasparente, il Parlamento non può essere tenuto all'oscuro dei progressi nella trattativa e non è accettabile alcuna riforma peggiorativa del Mes". Lo affermano in una nota i deputati M5s della commissione Finanze. E venerdì è stato indetto un vertice di maggioranza sul tema.

"Non è accettabile ad esempio prevedere che l'aiuto sia condizionato al ricatto di riforme strutturali che di fatto porterebbero ad un commissariamento degli Stati in difficoltà", affermano i deputati pentastellati. "Oggi è chiaro invece - proseguono - che la riforma del Mes, (il Meccanismo europeo di stabilità detto anche Fondo salva-Stati), sta andando proprio nella direzione che il Parlamento voleva scongiurare. Noi non siamo d'accordo".

Il Movimento 5 Stelle è sempre stato contro il meccanismo europeo di Stabilità perché, per essere applicato, prevede tagli a salari e pensioni e riforme alla Jobs Act. Dietro lo specchietto delle allodole delle riforme strutturali si nascondono misure lacrime e sangue imposte da Bruxelles. Ricordiamo che l'Italia è il terzo maggior sostenitore del Fondo Salva Stati con 14 miliardi di euro quindi l'Italia ha già dato. Non verseremo ulteriori quote, anzi usiamo questi soldi per sostenere le nostre imprese e cittadini visto che la crescita è l'unico modo per abbattere il debito. Auspichiamo dunque una maggiore riflessione su questa riforma", rimarca in una nota l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini.

Salvini: Conte subito in Parlamento a riferire "Sul Mes chiediamo l'immediata presenza del presidente Conte in Parlamento, visto che anche gli amici del Cinque stelle l'hanno chiesta, perché la modifica del trattato di stabilità mette a rischio il risparmio e i titoli di Stato di milioni di italiani", afferma l leader della Lega, Matteo Salvini. "Dall'oggi al domani - ha continuato - deciderebbe l'Europa in base al rischio quale titolo di Stato vale di più e quale di meno, chi può essere aiutato chi non deve essere aiutato, chi devo e chi non deve pagare. Rischieremmo di trovarci carta straccia invece dei risparmi".


"Ma l'ex vicepremier Salvini dove stava?" - Già lunedì Palazzo Chigi aveva risposto all'ex ministro dell'Interno con un comunicato durissimo che tra l'altro recitava: “Il senatore Salvini, all’epoca era Vicepresidente del Consiglio dei Ministri nonché Ministro dell’Interno, e avrebbe dovuto prestare più attenzione per l’andamento di questo negoziato, tanto più che l’argomento è stato discusso in varie riunioni di maggioranza, alla presenza di vari rappresentanti della Lega (Viceministri all’Economia e Presidenti delle Commissioni competenti). Il fatto che il senatore Salvini scopra solo adesso l’esistenza di questo negoziato è molto grave. Denota una imperdonabile trascuratezza per gli affari pubblici. Chi pretende di guidare l’Italia senza premurarsi di studiare i dossier dovrebbe quantomeno evitare di diffondere palesi falsità. Con la propaganda intrisa di menzogne non si curano certo gli interessi dei cittadini italiani”,

Mes, Conte punta rinvio se manca "logica pacchetto" Sulla ratifica della revisione del Meccanismo europeo di Stabilità il Parlamento è sovrano. Lo sottolineano fonti di governo torna sulle polemiche relative al Mes. Polemiche che il premier Giuseppe Conte respinge visto che sul tema - si sottolinea - non c'è alcuna emergenza. Del resto - si rimarca - Conte già a giugno ha chiarito al Consiglio Ue che la revisione del Mes va inserita in un pacchetto di riforme. Senza una "logica del pacchetto", quindi, Roma, al Consiglio Ue di dicembre, punterà al rinvio della riforma, per la quale serve un ok unanime.

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