La Cassazione ha detto "no" alla cancellazione dell'ergastolo per Cesare Battisti, dichiarando oggi inammissibile il ricorso proposto dal terrorista contro l'ordinanza con cui, il 17 maggio scorso, la Corte di assise di appello di Milano aveva negato la commutazione della pena dell'ergastolo in quella di trent'anni di reclusione.
Le questioni sollevate con il ricorso, respinto, "concernevano - sottolinea la Suprema Corte - la persistente efficacia dell'accordo di commutazione della pena stipulato tra le autorità italiane e brasiliane, in vista dell'estradizione dal Brasile, poi non avvenuta, nonché la legittimità della procedura culminata nell'espulsione del condannato dalla Bolivia".