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Seicento bottiglie di cognac e liquore ritrovate nel Baltico dopo un secolo, si potrebbero ancora bere

Erano naufragate nel 1917 a bordo della nave "Kyros". Un gruppo di cacciatori di tesori scandinavo le ha ritrovate e riportate a galla. Dopo 102 anni e a 77 metri di profondità potrebbero essere ancora bevibili

Seicento bottiglie di liquore, sigillate nello stagno, sono state recuperate a bordo del relitto "Kyros" dal team scandinavo Ocean X. La nave era naufragata nel 1917, ma il suo carico non era mai stato ripescato dal fondo del mar Baltico. Le circa sessantasei casse di cognac "De Hartman & Co" e distillati di spezie e piante "Benedectine", destinate allo Zar Nicola II, erano rimaste intrappolate per centodue anni nella pancia della "Kyros" e, ancora in buone condizioni, potrebbero essere bevibili.

La temperatura fresca, si sa, è perfetta per mantenere in buono stato i liquori. Si provi a immaginare la qualità e il gusto se sono stati conservati dal buio e freddo fondo del mar Baltico e per oltre un secolo. Ebbene sì, perché quelle bottiglie ben confezionate potrebbero essere il sogno di qualsiasi collezionista o appassionato di liquori pregiati. Addirittura potrebbero essere ancora bevibili, anche se si attende ancora il risultato delle prime analisi sul liquido. Lo rivela il Corriere della Sera. Il merito è di Peter Lindberg e Floris Marselle, due del team che ha riportato fino a noi il tesoro. 

La storia - La nave a vapore svedese era stata affondata nel 1917, con il suo prezioso bottino, dai sottomarini tedeschi nel Golfo di Botnia. Il relitto "SS Kyros", però, è stato riscoperto nei fondali del Baltico tra le acque di Svezia e Finlandia vent'anni fa, nel 1999, ma mai nessuno aveva indagato su cosa fosse rimasto incustodito al suo interno.

Ma il 1917 ci riporta alla mente il periodo della prima Guerra mondiale. All'epoca già milioni erano state le vittime del conflitto. La partenza del Kyros era stata fissata nel 1916, ma poi il maltempo con acqua e ghiacciai la fece tardare a un anno più avanti. In un periodo di "confusione" a livello storico-politico in cui la Russia era in rivoluzione e si avvertivano ancora le ferite della guerra, la partenza venne rimandata al maggio del 1917: la Kyros partì dalla Francia con rotta fino a San Pietroburgo. Le casse di cognac, infatti, dovevano arrivare allo zar Nicola II. In Russia non arrivò mai e affondò a largo delle isole Aland, quasi alla fine del suo viaggio. A provocarne il naufragio fu un U Boot tedesco con l'accusa di contrabbando. L'equipaggio venne messo in salvo e trasferito a bordo di un'altra nave diretta in Svezia.

Il ritrovamento - Da allora la Kyros rimase a 77 metri di profondità nel mar Baltico e nessuno, per centodue anni, si interessò del prezioso contenuto. Riportarle alla luce non è stato semplice, il Team Ocean X si è dovuto dotare di sottomarini all'avanguardia e soprattutto di un'imbarcazione, la Deepsea Worker. Anni, sacrifici e coraggio hanno reso possibile una scoperta fantastica. Il gruppo di cacciatori di tesori scandinavi ha reso noto il successo della missione il 22 ottobre. 

I liquori potrebbero essere bevibili -  Secondo quanto rivela il Corriere  gli enologi sperano nella qualità conservata dal liquido: "Non è stata rilevata traccia di perdite, dato che le bottiglie erano sigillate con lo stagno. Si attendono i risultati delle analisi".

Il valore - Nonostante i marchi del cognac e dei distillati ritrovati sia pregiato, si parla del "De Hartman & co" e del "Benedectine", "il valore potrebbe non essere altissimo perché il "De Hartman" non esiste più sul commercio", rivela Lindberg, uno dei due responsabili della spedizione.  

A quanto pare il mar Baltico regala molte sorprese e regali, accadde già qualche anno fa. 168 bottiglie di Champagne della metà del XIX secolo vennero ritrovate sott'acqua.

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