Console, scende in campo Google: ecco la prima prova di Stadia
Abbiamo messo le mani in anteprima sulla nuova piattaforma di streaming realizzata da Google, che promette di portare i videogiochi ovunque
Ci siamo: dopo i primi, timidi esperimenti con Project Stream e Assassin's Creed Odyssey, Google Stadia è finalmente realtà. La piattaforma del futuro, una "console"... che non ha bisogno di una console per riprodurre i videogiochi del momento, è pronta al lancio sul mercato. Una promessa, quella di Google, che è diventata una solida realtà: Tgcom24 e Mastergame hanno messo le mani sulla Founder's Edition di Stadia, provando come funziona il servizio della casa di Mountain View e come si evolverà in futuro.
Cos'è Google Stadia? È una piattaforma in streaming che, con pochi e semplici tasti, consente di avviare le ultime novità del mondo videoludico sullo schermo della tv, sul browser del PC o persino sullo schermo del proprio smartphone.
Per farlo è sufficiente una connessione a internet e un controller, come quello incluso nella Founder's Edition (che è stata disponibile per un tempo limitato e non è più acquistabile) o della Premiere Edition (attualmente in vendita sul negozio digitale di Google), che offre agli utenti una Chromecast Ultra da collegare al televisore e tre mesi d'abbonamento a Stadia Pro.
Come dicevamo, Stadia permette di giocare in streaming, così come succede da tempo ormai per la musica (con Spotify) e per i film e serie TV (con servizi come Netflix e Amazon Prime Video). Creando un account al servizio si può accedere a un negozio da cui acquistare i giochi, proprio come se fosse una console tradizionale, con la differenza che per utilizzarli non serve assolutamente un hardware dedicato.
Potete accedere ad Assassin's Creed Odyssey, Destiny 2 o persino Red Dead Redemption 2 su una finestra del vostro browser internet e giocare alla massima qualità possibile, senza dover installare il gioco né scaricare aggiornamenti. Basta premere un pulsante, proprio come se voleste avviare la riproduzione di una canzone o di un video.
L'abbonamento a Stadia Pro fornisce alcuni vantaggi, come ad esempio la possibilità di accedere a una serie di giochi in veste gratuita (Destiny 2 è uno di questi) o di giocare al massimo di ciò che offre la tecnologia oggi: con una buona connessione a internet potrete infatti riprodurre il vostro gioco preferito in 4K e 60 fotogrammi per secondo aggiungendo persino il supporto ai colori brillanti garantiti dall' HDR o all'audio avvolgente offerto dal Dolby Surround 5.1. La cosa più significativa è che potrete farlo da qualunque dispositivo compatibile, semplicemente collegando un controller (quello di Stadia, o uno dei tanti USB/Bluetooth compatibili) e godervi lo stesso videogioco in qualunque situazione.
Il servizio arriva sul mercato con una line-up interessante, un catalogo che include 22 giochi tra ultime novità e alcuni dei prodotti più rappresentativi di questa generazione, ma in futuro Google promette di espandersi offrendo nel proprio catalogo tutte le ultime novità già compatibili al lancio. C'è da dire che già con i giochi presenti al momento, c'è di che rimanere impressionati: una volta effettuato l'accesso, basta premere un tasto per avviare lo streaming del gioco, che partirà in un istante senza tempi di attesa per il download. Se la vostra linea lo permette, potrete giocare alla risoluzione di 4K e 60fps con HDR e Surround senza possedere un computer ultra-tecnologico che disponga di una simile potenza .a garantire queste prestazioni.
La risposta ai comandi, controller alla mano, è davvero impressionante: tutto funziona proprio come ci si aspetterebbe da una console tradizionale, ma la console in realtà non c'è. È possibile collegare il controller allo smartphone (attualmente sono supportati soltanto i Pixel di Google, ma in futuro il servizio sarà esteso anche ad altri smartphone Android e iOS) e godere della stessa risposta ai comandi, per poi spostarsi su PC o sul televisore per riprendere la sessione di gioco esattamente da dove l'avevamo lasciata.
I giochi sono reattivi, rispondono bene in ogni circostanza e non sembra davvero di essere di fronte a un semplice "video" che viene riprodotto davanti ai nostri occhi: il lavoro svolto da Google è notevole e trasporta nel futuro i videogiocatori di oggi, rendendoli partecipi di un incredibile salto dal punto di vista tecnologico.
Ciò che manca, al momento, è tutto il resto: l'interfaccia di Google Stadia è spartana e include davvero poco altro rispetto all'elemento principale (lo streaming dei videogiochi): le liste amici sono molto essenziali, la party chat non è ancora disponibile e, più in generale, tutte le caratteristiche che rendono Stadia diversa dagli altri servizi di streaming non ci sono ancora. È chiaro che Google abbia tentato di proporsi al mondo quanto prima per avere un quadro più ampio di come il suo servizio si comporta in condizioni differenti, con connessioni più o meno potenti, ma allo stato attuale rischia di convincere solo coloro che non possono fare a meno di provare nuove tecnologie.
Manca la possibilità di condividere salvataggi di gioco con un semplice link, di trasmettere in diretta la sessione di gioco facendosi aiutare dal pubblico, o più semplicemente, mancano dei giochi unici che sfruttino a dovere l'infrastruttura di Stadia. È certamente positivo avere al lancio di una nuova piattaforma giochi come Mortal Kombat 11, Wolfenstein: Youngblood o Metro: Exodus, ma a parte questo c'è davvero poco in grado di spingere un pubblico più vasto ed eterogeneo a dare una chance al servizio.
Ciò che avrebbe fatto potenzialmente la differenza sono i giochi esclusivi, e in tal senso il solo Gylt (unico gioco inedito ed esclusivo presente al lancio di Stadia) non può fare granché, dal momento che si tratta di un'avventura che, per quanto ispirata, non propone nulla di realmente innovativo. Di certo i primi mesi serviranno a Google e Stadia per far comprendere la bontà del servizio, che i tempi sono effettivamente maturi per abbandonare l'idea di una console fisica e far sì che anche i videogiochi, dopo musica e film, entrino nel mondo dello streaming.
Per convincere questi utenti, però, servirà uno sforzo in più: nuove idee, nuovi videogiochi in esclusiva, nuove funzioni che rendano Stadia un servizio unico. Valutare oggi Stadia sarebbe sciocco, visto che a conti fatti il servizio arriva in una sorta di "accesso anticipato" soltanto per coloro che vogliono dire, un giorno, di essere stati tra i pionieri del game streaming. In futuro, però, mantenendo tutti i buoni propositi già svelati nei mesi precedenti, la soluzione di Google potrebbe davvero dare del filo da torcere alle rivali tradizionali di Microsoft, Sony e Nintendo.
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