La polemica

Londra, l'artista che "rapì" la statua di Banksy ora accusa Sotheby's di aver messo all'asta l'opera rubata (a lui)

La scultura The Drinker è stata battuta per un milione di euro e ora il "rapitore" Andy Link accusa la casa d'aste

L'artista Andy Link ha denunciato che una scultura di Banksy venduta per un milione di sterline a un'asta da Soteby's sarebbe stata in realtà rubata a lui e quindi venduta illegalmente. The Drinker  - Il Bevitore - è una parodia del famoso Pensatore del francese Rodin, fu effettivamente scolpita da Banksy e apparve misteriosamente nel 2004 in una piccola piazzetta presso Shaftesbury Avenue nel centro di Londra, senza alcun permesso per l'installazione come è solito fare l'artista.

Andy Link si portò via la statua dalla piazzetta e registrò il "ritrovamento" alla polizia, per poi contattare Banksy per avere una ricompensa. Quest'ultimo però rispose dicendo che poteva dargli fuoco con una tanica di benzina. Fu così che la statua - peraltro molto ingombrante  - rimase nel giardino di Link per tre anni dopodiché scomparve e Link denunciò il furto regolarmente alla polizia.

Qui sta l'inghippo, perché benché si sapesse che l'opera era di Banksy, non era firmata e non c'era alcuna ufficialità. Link sostiene che essendo stata "abbandonata" sulla strada e avendo registrato il ritrovamento alla polizia sarebbe ora legalmente sua, tanto più che Banksy non ne avrebbe mai rivendicato il possesso. Link avrebbe poi visto l'opera battuta all'asta da Sotheby's per ben 1 milione di euro con i proventi dell'operazione andati poi a Banksy. Da qui la denuncia. Ma la casa d'asta non ha dubbi che il venditore avesse il diritto legale di mettere all'asta il pezzo: "Noi abbiamo consultato sia la Polizia metropolitana che l'Art Loss Register". Ma la polemica continua.