CHIARIMENTO IN AULA

Letta vede Napolitano e lancia l'ultimatum al PdlTensione in Cdm, salta il rinvio dell'aumento Iva

"Prendere o lasciare": linea dura del premier che chiederà una nuova fiducia alle Camere

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Il Pdl decida se sostenere l'impegno di governo assunto cinque mesi fa o si va "tutti a casa". Il premier, Enrico Letta, ottenuto l'appoggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lancia l'ultimatum al centrodestra e si prepara a chiedere una nuova fiducia alle Camere già lunedì o martedì. Un clima tesissimo che si ripercuote sul Cdm: salta l'approvazione della "manovrina" per il rinvio dell'aumento Iva, che ora sembra inevitabile.

Il chiarimento con Alfano e Lupi - "Così non si può andare avanti, o il chiarimento è inequivoco o io non ho problemi a dimettermi, anzi se non ci fosse questa legge elettorale l'avrei già fatto", è il tono dell'aut aut che il presidente del Consiglio avrebbe prospettato nel pranzo con il segretario del Pdl Angelino Alfano ed il ministro Lupi, i primi incontrati, insieme al ministro Dario Franceschini, nella convulsa giornata di incontri. Letta sgombra il campo, se mai ce ne fosse bisogno, chiarendo che lui non ha alcun interesse a restare al suo posto se non riesce a realizzare quel programma, compreso la riforma del Porcellum, su cui cinque mesi fa ottenne la fiducia. 

Cdm, salta il rinvio dell'aumento Iva - In serata il Cdm non approva la "manovrina" che avrebbe dovuto rinviare a gennaio l'aumento dell'Iva. La sospensione di provvedimenti "anche rilevanti di natura fiscale e economica", ha spiegato Letta, è dovuta all'impossibilità "di impegnare il bilancio su operazioni che valgono miliardi di euro senza la continuità dell'azione di governo". "A questo punto l'aumento dell'Iva è inevitabile", ha detto il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio.