"Nella sua deposizione Parolisi ha ribadito la sua innocenza. Riguardo a Melania, ha detto che le voleva bene, anche se la tradiva". Lo ha riferito Michele Rea, fratello di Melania, uscendo dall'aula del Tribunale de L'Aquila dove è in corso la seconda udienza del processo d'Appello a Salvatore Parolisi. L'ex caporalmaggiore è stato condannato in primo grado per l'omicidio della moglie.
"Per la prima volta ha indirizzato il suo sguardo verso di noi, dopo due anni non so come ha fatto - ha aggiunto Michele Rea -. Il tutto per ringraziarci del fatto che noi facciamo tutto per la bambina. Delle bugie e dei trans non si è parlato per niente, Parolisi ha parlato cinque minuti. Per me lui rappresenta il nulla, non mi fa né caldo né freddo, mi dispiace solo per quella povera bambina che comunque un giorno dovrà sapere e mi dispiace anche per Melania che ha avuto a che fare con questa persona".
Il padre di Melania: "Salvatore è indifendibile" - In aula c'era anche il padre di Melania, Gennaro, il quale ha sottolineato di aver ascoltato con indifferenza la deposizione di Parolisi che è "una persona indifendibile". "Mi aspetto giustizia piena quindi con la conferma dell'ergastolo", ha aggiunto. Gennaro Rea ha assistito al dibattimento a porte chiuse insieme al figlio e ai due zii di Melania.
La difesa: "Parolisi estraneo, non era sul luogo dell'omicidio" - "Abbiamo dimostrato, proprio attraverso la documentazione di orari, di celle, di testimonianze, di telefonate, che non può aver commesso né l'omicidio, né il depistaggio, non era presente sul luogo dell'omicidio perché non c'è niente sul luogo dell'omicidio che può ricondurre a Parolisi". Così l'avvocato Walter Biscotti, legale dell'ex militare. "Abbiamo dimostrato documentalmente - ha aggiunto il difensore - che la ricostruzione del giudice, almeno dalle 14.55 in poi, non regge. Pertanto abbiamo invocato che la decisione non può non essere la dichiarazione di Salvatore Parolisi come estraneo a tutti i fatti contestati".