UN BAGNO PER DIRE BASTA

Venezia, tuffi in Laguna contro le grandi naviMinistro Orlando: "Proporrò blocco dei giganti"

La singolare protesta nel canale della Giudecca con alcune decine di dimostranti. Il ministro dell'Ambiente: "Zero passaggi davanti alla Laguna"

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Tuffi a Venezia per protestare contro il transito delle grandi navi in Laguna: alcune decine di dimostranti si sono buttati nel canale della Giudecca, tuffandosi dalla riva delle Zaffere e dalla parte opposta, per tentare appunto di ostacolare il passaggio delle grandi imbarcazioni. Nel pomeriggio la partenza delle navi da crociera è stata sospesa, per riprendere poi in serata, ma con forti ritardi. 

Gli attivisti del comitato "No grandi navi" hanno nuotato per alcune centinaia di metri, per poi formare una sorta di cerchio al centro del canale della Giudecca. Intorno a loro, imbarcazioni di polizia e carabinieri. Non ci sono stati incidenti, ma alcuni dei partecipanti, una volta in acqua, hanno manifestato qualche difficoltà e sono stati sono stati soccorsi dalle barche d'appoggio del comitato "No grandi navi".

Il ministro Orlando: "Proporrò zero passaggi" - "E' mia intenzione proporre nella prossima riunione di ottobre un percorso che porti all'opzione zero del passaggio delle Grandi Navi su Venezia, partendo da uno spostamento di quote crescenti su Marghera in attesa di soluzioni strutturali definitive": lo ha detto il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando.

Ferme al molo per oltre un'ora le navi da crociera - La dimostrazione ha di fatto determinato la sospensione temporanea delle partenze delle navi da crociera dalla Marittima, rimaste ferme al molo per motivi di sicurezza. Il fatto, sottolineato anche dai portavoce dei manifestanti, ha scatenato urla e fischi di entusiasmo sulla riva delle Zattere, occupata da centinaia di persone. Le partenze sono riprese nel tardo pomeriggio, dopo il blocco durato circa un'ora. La prima nave a transitare, con un ritardo di quasi due ore sul previsto, è stata la "Azamara Quest", una nave di tonnellaggio inferiore alle 40mila tonnellate.

Il transito è stato protetto dalle imbarcazioni delle forze dell'ordine che hanno creato una sorta di cordone di sicurezza per prevenire eventuali incursioni dall'acqua dei dimostranti, che però non ci sono state.

E' scattata tuttavia dalla riva delle Zattere la protesta rumorosa dei manifestanti che con fischietti, pentole e piatti di metallo hanno sonoramente contestato il passaggio del colosso del mare.