Epifani: il governo Letta non aumenti l'Iva Pd non è partito delle tasse, Congresso l'8-12
Monito al Centrodestra: non ci faremo logorare dai ricatti del Centrodestra sull'esecutivo. E, su Berlusconi, aggiunge: voteremo in Giunta con coerenza. Renzi: domani in assemblea parlo io
Il governo non aumenti l'Iva. E' la richiesta del segretario del Pd, Guglielmo Epifani intervenendo all'assemblea del partito. "Troverei fortemente sbagliato che, dopo aver tolto l'Imu, si vada ad aumentare un punto dell'Iva andando a pesare sui ceti popolari", ha spiegato Epifani, ricordando che il Pd non è il partito delle tasse. E propone che l'8 dicembre potrebbe essere la data del congresso nazionale.
Sul tema fisco, il segretario del Pd aggiunge: "Il Pd non è il partito delle tasse. Siamo il partito del fisco giusto ed equo di chi non vuole più condoni, difensori del principio che chi più ha più paga chi meno ha meno paga".
Niente ricatti sul governo Letta- "Per mandare avanti un governo di servizio non è sufficiente la responsabilità di uno solo"., afferma Epifani. "Non siamo disponibili - ha ammonito - a rivedere lo stesso film" dell'ultima parte del governo Monti. "C'è un limite - ha concluso al trasformismo e all'opportunismo".
"La caduta del governo mi pare fuori dall'orizzonte delle cose che possono convenire nell'ottica del centrodestra. Ma il rischio è quello di un logoramento, una fibrillazione continua, una minaccia e un ricatto continuo che si alterna alla blandizia. Non è accettabile", prosegue.
Decadenza Berlusconi, voteremo con coerenza - "Noi rappresentiamo il primo partito del Paese, tanti cittadini che chiedono rispetto. Dobbiamo essere coerenti con quello che ci chiedono gli elettori. Questa posizione l'abbiamo tenuta nel voto della giunta: il voto lo dimostra e lo dimostrerà nel resto del percorso". Così il segretario del Pd Guglielmo Epifani, facendo riferimento alla questione della decadenza di Silvio Berlusconi.
Congresso l'8 dicembre - Propongo come data del Congresso del Pd la data dell'otto dicembre, ha affermato, riferendosi alle vicende interne del partito, specificando poi che si tratta di una proposta, visto che l'indizione spetta alla presidenza. Con il congresso "dobbiamo rafforzare l'identità del Pd", ha aggiunto, sottolineando la necessità di "un partito aperto, leggero ma che sia un partito che sappia discutere e decidere, che abbia sedi di discussione". Serve, ha aggiunto "una guida forte" e lavorare per "ridurre il ruolo delle correnti in favore del pluralismo di idee".
Renzi: "Domani parlo io" - "Domani intervengo" in assemblea. Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi, ai giornalisti che, al termina della prima giornata di assemblea del Pd, lo incalzano per un commento.
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